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Perché i quarantenni postano immagini di merda su Facebook?

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La pagina Facebook Il proliferare delle immagini di merda sulle bacheche dei quarantenni si descrive così “Immagini di rara bruttezza provenienti dagli account di filosofi postmoderni. Pagina satirica, dissacrante, senza insulti” e ci piace moltissimo, perché squarcia il velo su un fenomeno ancora poco indagato, analizzando l’estetica di una parte degli utenti Facebook che hanno superato i quarant’anni, e spesso e volentieri veleggiano verso i cinquanta o i sessanta.

 

No, Ricky!!!Bellissima immagine di Thomas Torrente Dal nostro gruppo ufficiale https://www.facebook.com/groups/proliferare/

Posted by Il proliferare delle immagini di merda sulle bacheche dei quarantenni on Tuesday, March 15, 2016

 

Ma c’è molto più di questo: è anche una questione di utilizzo del mezzo Facebook. Il buongiorno, il caffè, le immagini sgranate e con font improbabili, gli abbinamenti cromatici che sbeffeggiano qualunque teoria del colore, il détournement inconsapevole degli sticker di Messenger. Insomma, è tutto molto bello.

 

Quarantenni in pieno clima star wars.—Uniamoci tutti contro le immagini di merda: oggi siamo più di 19000! Ihihih grazie!!1!

Posted by Il proliferare delle immagini di merda sulle bacheche dei quarantenni on Tuesday, December 8, 2015

 

Ma vediamo ancora un’immagine prima dell’intervista che abbiamo realizzato con Massimo Proliferare, nom de plume dell’amministratore di questa importante pagina.

 

 

Quando hai avuto il lampo di genio di fare la pagina?
La pagina nasce da un’esperienza personale traumatica: sono per sbaglio entrato all’interno di un gruppo di quarantenni e ho avuto il primo incontro con queste immagini terribili ed esilaranti: è stato un odio-amore a prima vista!

Quali sono le caratteristiche comuni del proliferare? Il KaFFeè, il cagnolino buffo, l’animaletto tenero, Corto Maltese, il BUONGIORNOOOO00!… mi sembrano tutti dei classici pari merito
Ce ne sono tantissime: oltre il “kaffèèè”, il buongiorno gridato a squarciagola, impazzano i vari ed eventuali personaggini, di nuova o vecchia data – minions, topo gigio, betty boop – e sono certamente tutti elementi imprescindibili di questo strano morbo che noi chiamiamo Proliferare; il mio preferito rimane però il nostro amato Corto Maltese, mascotte della pagina, idolo dei quarantenni a cui abbiamo perfino dedicato una ricorrenza settimanale.

 

Bentornati alla Sit-com “Due moai nei guai” con Corto Maltese nel ruolo di Corto Maltese.

Posted by Il proliferare delle immagini di merda sulle bacheche dei quarantenni on Monday, March 28, 2016

 

Ti sei chiesto come i quarantenni imparino questa estetica? Come avviene il contagio?
Queste sono le domande cui io, che amministro la pagina, e i miei ricercatori  – ovvero tutti i followers e iscritti – stiamo tentando di dare una risposta. Ho il presentimento che il contagio avvenga per assuefazione e per adattamento: mano mano che si arriva ai quaranta si è infatti più esposti a certi tipi di grafiche orride e contemporaneamente ci si rende conto che utilizzarle è il solo modo per mettersi in linea col resto del branco quarantenne: le immagini di merda sono un fortissimo segno di appartenenza per loro.

Nelle tue indagini sei riuscito a individuare la fonte delle immagini di merda?
Non esiste un vero e proprio epicentro: i più coraggiosi ricercatori sanno che esistono centinaia di pagine di questo tipo, la maggior parte con centinaia di migliaia di fan e condivisioni (mannaggia a loro), che generano, modificano e si copiano fra loro queste immagini immonde! Proprio la contaminazione continua fra le pagine, tra l’altro, permette un potenzialmente continuo proliferare delle stesse immagini, modificate magari solo parzialmente, per anni e anni, con esponenziale abbassamento di risoluzione! Cose da matti.

 

 

Ne usciremo vivi? Ci sono speranze che i quarantenni si accorgano del proliferare e si redimano?
Ahinoi, solo in pochi si salvano dal Proliferare (e molti di questi ci sono riusciti seguendo la nostra pagina): la maggior parte, compresi molti di noi che diventeranno quarantenni in un futuro, rimarrà invischiata nella quarantennità, finché vivranno i social come li conosciamo.

Se volete vedere alcune fonti della bellezza illustrata dal nostro Massimo Proliferare, vi diamo due consigli due. Lu Mejo e Musica e Parole. Prego, non c’è di che.

 

Noi ci abbiamo provato!—Un altro meme di quel geniaccio di Thomas Torrente,dal nostro gruppo http://www.facebook.com/groups/proliferare/

Posted by Il proliferare delle immagini di merda sulle bacheche dei quarantenni on Tuesday, April 5, 2016

Gabriele Ferraresi

Lavoratore intellettuale salariato

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Gabriele Ferraresi

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