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Il piano del Comune di Milano per pagare i cittadini che andranno a lavorare in bici

Una stazione di bike sharing in piazza del Duomo a Milano

 

Una delle nuove iniziative del comune di Milano per mantenere lo smog sotto i livelli guardia consisterebbe nell’offrire incentivi economici che invoglino i cittadini ad andare al lavoro in bici al posto di usare la macchina, così riportava alcuni giorni fa Repubblica, seguita dal britannico Guardian giusto ieri.

A inizio febbraio il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha deciso di stanziare un fondo di 35 milioni di euro per i comuni che proporranno nuovi progetti di viabilità sostenibile. In risposta, Milano si è fatta avanti con un modello simile a quello francese, ovvero proponendo di pagare chi decide di lasciare la macchina in garage e rilasciando un rimborso in base al numero di chilometri percorsi ogni giorno.

Al momento non ci sono ancora informazioni precise in merito: l’assessore alla Mobilità e Ambiente, Pierfrancesco Maran, è al lavoro con il Politecnico di Milano per creare un’app in grado di monitorare i ciclisti durante i percorsi casa – ufficio “Il software esiste – ha dichiarato Maran – ma è non ancora al 110% perfetto“.

In Francia, però, il progetto non ha funzionato come avrebbe dovuto. I lavoratori di 20 aziende hanno avuto la possibilità di ricevere un compenso di 25 centesimi di euro per ogni chilometro fatto in bici per raggiungere il proprio posto di lavoro e, dopo sei mesi di prova, il risultato non è stato dei più soddisfacenti: di 10,000 dipendenti iscritti al programma, solo 419 l’hanno realmente sfruttato. Solo il 5%, quindi, mentre le aspettative iniziali erano di quasi dieci volte tanto.

La questione è ovviamente complessa. Secondo alcuni l’incentivo economico non è il fattore più importante in questi casi: un recente studio sull’utilizzo della bici a Copenhagen – considerata una delle città del mondo con le migliori infrastrutture dedicate ai ciclisti – ha dimostrato che solo il 6% dei suoi abitanti sceglie la bicicletta per risparmiare, mentre i motivi principali sarebbero la sua comodità e lo stimolo a fare esercizio fisico.

Staremo a vedere come risponderanno i milanesi. Intanto un piccolo successo è stato registrato a Massarosa, in Provincia di Pisa, dove il progetto Bike To Work ha scelto 50 cittadini che, in base ai chilometri percorsi, hanno ricevuto fino a 50 euro al mese di rimborso. “Bike to work” – ha commentato l’assessore del comune Stefano Natali – “offre incentivi al cittadino per assicurare allo stesso tempo una migliore vivibilità del territorio, meno traffico sulle strade, rispetto dell’ambiente, attenzione dal punto di vista sanitario”.

 

[via qz.com]

Sandro Giorello

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