Il bacio di Hayez a Brera, foto Dailybest.
E’ appena passato il solstizio d’estate e il clima è diventato torrido nel capoluogo lombardo. Nell’elenco delle cose belle da fare gratis quest’estate, che abbiamo pubblicato qualche giorno fa, troviamo al numero 6 “Visita un museo gratis“. Così cercando online per i musei di Milano riaperti dopo il Covid, mi sono imbattuto nel sito della pinacoteca di Brera che per tutta l’estate è gratis.
L’accesso è limitato, quindi per entrare bisogna prenotarsi online. All’ingresso è ovviamente necessario indossare la mascherina, c’è il gel disinfettante e il termo scanner. Ci sono andato oggi, un martedì mattina, per vedere l’effetto che fa la cultura dopo il lock down. Guardare un museo in pochi è un privilegio, poter fermarsi davanti a quadri famosissimi che il mondo intero ci invidia e osservarli da soli, senza fretta a pochi centimetri dalla tela è un’esperienza che nei musei italiani è raramente possibile. Specie d’estate.
La pinacoteca di Brera è in centro a Milano, in via Brera 28, ci sono arrivato a piedi da Cadorna, attraversando il Castello Sforzesco, vuoto pure lui, e poi andando in via Fiori Chiari, una vietta tra gli antichi palazzi milanesi. Il palazzo Brera è un edificio storico e ospita anche l’Accademia di belle arti. Nel cortile, appena entro, una statua di un Napoleone Pacificatore tutto nudo, mi dà il benvenuto e mi lascia entrare, voltando lo sguardo puoi vedere le due chiappe perfette che sicuramente Napoleone non aveva. E’ un’opera di Antonio Canova.
Fatte le scale per raggiungere il primo piano e superati i controlli anti-covid entro nel museo e passeggio tra le opere. Non occorre essere degli esperti per lasciarsi guidare dalla bellezza, guardate dove vi pare, leggete le didascalie, guardate i dettagli. Siete dentro un gigantesco Instagram pre-era-digitale con le opere dei migliori artisti dei secoli passati, la comunicazione visiva si faceva così e la storia si raccontava anche col pennello.
L’esperienza è amplificata perché si è in pochi, potrete mettere a fuoco i particolari: i miei preferiti sono il Cristo visto dai piedi del Mantegna, la Cena in Emmaus di Caravaggio e il bacio di Hayez. Vabbeh, fin troppo facile, tre capolavori che piacciono a tutti.
Tra le sale del museo troverete anche una sala dedicata al restauro, dove dentro una gigantesca teca in vetro si può osservare il lavoro di chi recupera e rimette a nuovo le opere.
Museo gratis per tutta l’estate, si entra pochi per volta: andate e prenotate.
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