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di Giulio Pons 23 Giugno 2020

Un giro gratis alla pinacoteca di Brera di Milano

Visitare un museo fa bene. Se sei a Milano e non hai ancora visto la pinacoteca di Brera, è giunto il tuo momento.

E’ appena passato il solstizio d’estate e il clima è diventato torrido nel capoluogo lombardo. Nell’elenco delle cose belle da fare gratis quest’estate, che abbiamo pubblicato qualche giorno fa, troviamo al numero 6 “Visita un museo gratis“. Così cercando online per i musei di Milano riaperti dopo il Covid, mi sono imbattuto nel sito della pinacoteca di Brera che per tutta l’estate è gratis.

L’accesso è limitato, quindi per entrare bisogna prenotarsi online. All’ingresso è ovviamente necessario indossare la mascherina, c’è il gel disinfettante e il termo scanner. Ci sono andato oggi, un martedì mattina, per vedere l’effetto che fa la cultura dopo il lock down. Guardare un museo in pochi è un privilegio, poter fermarsi davanti a quadri famosissimi che il mondo intero ci invidia e osservarli da soli, senza fretta a pochi centimetri dalla tela è un’esperienza che nei musei italiani è raramente possibile. Specie d’estate.

La pinacoteca di Brera è in centro a Milano, in via Brera 28, ci sono arrivato a piedi da Cadorna, attraversando il Castello Sforzesco, vuoto pure lui, e poi andando in via Fiori Chiari, una vietta tra gli antichi palazzi milanesi. Il palazzo Brera è un edificio storico e ospita anche l’Accademia di belle arti. Nel cortile, appena entro, una statua di un Napoleone Pacificatore tutto nudo, mi dà il benvenuto e mi lascia entrare, voltando lo sguardo puoi vedere le due chiappe perfette che sicuramente Napoleone non aveva. E’ un’opera di Antonio Canova.

Il Napoleone pacificatore visto da dietro, foto di Dailybest  Il Napoleone pacificatore visto da dietro, foto di Dailybest

Fatte le scale per raggiungere il primo piano e superati i controlli anti-covid entro nel museo e passeggio tra le opere. Non occorre essere degli esperti per lasciarsi guidare dalla bellezza, guardate dove vi pare, leggete le didascalie, guardate i dettagli. Siete dentro un gigantesco Instagram pre-era-digitale con le opere dei migliori artisti dei secoli passati, la comunicazione visiva si faceva così e la storia si raccontava anche col pennello.

L’esperienza è amplificata perché si è in pochi, potrete mettere a fuoco i particolari: i miei preferiti sono il Cristo visto dai piedi del Mantegna, la Cena in Emmaus di Caravaggio e il bacio di Hayez. Vabbeh, fin troppo facile, tre capolavori che piacciono a tutti.

Turisti guardano il Cristo sdraiato del Mantegna. Foto di Dailybest  Turisti guardano il Cristo sdraiato del Mantegna. Foto di Dailybest

Tra le sale del museo troverete anche una sala dedicata al restauro, dove dentro una gigantesca teca in vetro si può osservare il lavoro di chi recupera e rimette a nuovo le opere.

Museo gratis per tutta l’estate, si entra pochi per volta: andate e prenotate.

 

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