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di Marco Villa 26 Agosto 2014

Heal, una toccante serie fotografica dedicata alla Siria

Quando la presenza di un animale è segno di pace e di guarigione

Un paesaggio devastato dalla guerra, in cui passeggia tranquillo un animale selvatico. Potrebbe sembrare lo scorcio di un mondo in cui l’uomo non esiste più, ma il messaggio in realtà è completamente diverso e riguarda una regione distrutta da guerra civile e minacciata dai fondamentalisti islamici dell’IS: la Siria.

A spiegarlo è Davide Tremolada autore della serie, intitolata “Heal”, ovvero guarigione: “Nessun animale potrebbe rimanere fermo in un luogo, tranquillo, se sentisse la presenza del pericolo, di una possibile minaccia alla sua vita. Ponendoli in zone martoriate dalla guerra, si vuole dunque esprimere la possibilità che essa si concluda, che torni una pace, rappresentata qui dalla natura, che torna e ritorna ad abitare questi luoghi da cui qualsiasi umanità e vita era stata precedentemente scacciata”.

Le immagini sono state caricate sulla pagina Facebook di Davide a gennaio, quando anche in Occidente si iniziava a parlare della guerra civile siriana, ma sono ancora attualissime, alla luce di quanto sta accadendo in quelle zone e della crescita dell’IS, l’autoproclamato califfato islamico, che controlla parte del territorio siriano e che si è reso responsabile di innumerevoli atti di violenza, tra cui l’uccisione del giornalista statunitense James Foley.

Per altre foto e progetti di Davide Tremolada: Pagina Facebook

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