Festa del Cinema di Roma si è finalmente acceso il riflettore su uno dei personaggi più iconici della letteratura d’avventura italiana: Sandokan, la celebre “Tigre di Mompracem” creata da Emilio Salgari. Dopo anni di attesa, la nuova serie televisiva con protagonista Can Yaman è pronta a debuttare su Rai 1, portando sul piccolo schermo un Sandokan rivisitato e contemporaneo, ma fedele allo spirito originario del pirata malese.
Il personaggio di Sandokan, nato dalla penna di Emilio Salgari nel 1896 con il ciclo indo-malese, rappresenta un eroe senza tempo. Nato come principe del Borneo, deposto e costretto alla vita da pirata, Sandokan si erge a simbolo di resistenza contro il colonialismo britannico, incarnando valori di coraggio, lealtà e giustizia. La sua figura è stata più volte adattata in varie forme di spettacolo, ma la versione del 1976 con Kabir Bedi rimane un punto di riferimento imprescindibile per il pubblico italiano e internazionale.
Can Yaman e il ruolo della vita: un Sandokan in evoluzione
L’attore turco ha definito più volte questo ruolo come la svolta definitiva della sua carriera. Nel corso della conferenza stampa romana, Yaman ha raccontato di aver affrontato il personaggio con un approccio “tridimensionale”, immergendosi completamente nel profondo percorso umano di Sandokan, un eroe che nasce dalla sua comunità per diventare il difensore di un popolo oppresso dal colonialismo britannico.

“Interpretare Sandokan è stata un’esperienza intensa e formativa,” ha spiegato l’attore, sottolineando la complessità emotiva del personaggio, che lo ha spinto a dare il massimo anche sotto il profilo fisico, con allenamenti rigorosi, dimagrimento e l’apprendimento di nuove lingue, tra cui italiano e inglese. La preparazione è stata lunga e meticolosa: la produzione ha affrontato ritardi dovuti alla pandemia e a impegni del cast, ma nel 2024 le riprese hanno finalmente preso ritmo, permettendo di completare una fiction di otto episodi che promette di restituire nuova linfa alla leggenda salgariana.
Yaman ha inoltre raccontato di non aver mai incontrato Kabir Bedi, l’attore indiano che nel 1976 ha dato vita a uno degli Sandokan più amati e iconici, consacrando il personaggio nell’immaginario collettivo come simbolo di coraggio e fascino. “Se sono un sex symbol come lui? Me lo dicono, ma non saprei,” ha scherzato, aggiungendo che la sua versione di Sandokan è un eroe introspettivo, altruista e ascetico, un personaggio capace di insegnargli molto sia come uomo che come attore.
Accanto a Can Yaman, il cast vanta nomi di rilievo come Ed Westwick, interprete di Lord James Brooke, il villain della serie, e l’italiano Alessandro Preziosi, che veste i panni dell’amico e fedele compagno Yanez de Gomera. Completano il cast attori come John Hannah, Madeleine Price e Samuele Segreto, mentre la figura femminile principale, Marianna, è interpretata dall’esordiente Alanah Bloor.
La serie è stata girata quasi interamente in Italia, valorizzando scenari suggestivi che si prestano a ricreare la magia della Malesia coloniale. Le riprese si sono svolte tra Roma, la Calabria – dove in uno studio di Lamezia Terme è stata ricostruita Labuan – e location spettacolari come Isola Capo Rizzuto e Capo Vaticano. Uniche eccezioni, le scene più esotiche sono state girate sull’isola di La Réunion, nel cuore dell’Oceano Indiano, per conferire un realismo avvolgente e suggestivo alle avventure della Tigre di Mompracem.
Il debutto degli otto episodi della prima stagione su Rai 1 è fissato per dicembre 2025, distribuito in quattro serate evento.