Ci sono storie che sembrano uscire da un copione già scritto, intrecci di emozioni, ricordi e recriminazioni che finiscono inevitabilmente sotto i riflettori. Quando la memoria di un grande personaggio si intreccia con dichiarazioni pubbliche e accuse incrociate, il risultato non può che catturare l’attenzione generale.
È quanto accaduto attorno a Pippo Baudo, la cui eredità simbolica e affettiva continua a far parlare anche dopo la sua recente scomparsa. Protagoniste indirette di questo nuovo capitolo sono due donne che hanno condiviso, in tempi diversi e in modi differenti, la sua vita: Katia Ricciarelli e la storica segretaria Dina Minna.
Minna contro Ricciarelli, lo scontro
La miccia che ha fatto esplodere il caso si è accesa con alcune dichiarazioni rilasciate dalla Ricciarelli a un quotidiano nazionale. La soprano ha raccontato il suo rammarico per non aver potuto salutare l’ex marito, sostenendo che le fosse stata preclusa la possibilità di vederlo.

Parole che hanno trovato immediata replica attraverso la voce dell’avvocato di Minna, pronto a precisare come le scelte di Baudo fossero autonome e non influenzate. Secondo la linea difensiva, infatti, sarebbe stato proprio lo stesso conduttore, anche alla fine, a non volere più alcun contatto con la sua ex moglie.
Una volontà rispettata senza opposizioni e da qui la richiesta di smettere di addossare responsabilità a chi si sarebbe limitato a eseguire le indicazioni ricevute. Un messaggio forte, chiaro e accorato, consegnato alle pagine dei giornali con una chiarezza che non lascia spazio ad ulteriori interpretazioni sulla faccenda.
Il passo successivo è stato la diffida vera e propria, avviata dall’avvocato Jacopo Pensa, che ha ammonito Ricciarelli, suggerendole di moderare le parole usate. Un avvertimento che suona più come un monito, eventuali dichiarazioni ritenute offensive o non veritiere potrebbero avere delle pesanti conseguenze legali.
Un colpo di scena che complica i piani del programma più seguito di Mediaset, Verissimo, costretto a valutare eventuali rischi legati alla messa in onda. La domanda che aleggia, inevitabile, è se l’intervista vedrà la luce integralmente o se sarà necessario un intervento dell’ultimo minuto per evitare ulteriori contrasti.
Dalla parte di Minna, è forte la convinzione che sia necessario ristabilire la verità, non fu lei a tenere lontana la Ricciarelli, ma Baudo stesso. Dalla parte della cantante, invece, resta l’amarezza per un legame spezzato e per un addio mai avvenuto. Due prospettive inconciliabili che raccontano quanto complesso sia, a volte, il confine tra vita privata e narrazione pubblica.