Solo alcune tipologie di polizze possono essere portate in detrazione nel modello 730/2025, e i requisiti per accedere a questo beneficio fiscale sono specifici. Entriamo nel dettaglio.
Per poter usufruire della detrazione, è fondamentale che il contribuente sia in possesso di alcuni documenti. Il principale è la ricevuta di pagamento del premio assicurativo, che deve essere accompagnata dal contratto di assicurazione, dove siano chiaramente indicati i dettagli del pagamento e la copertura assicurativa. Senza questi documenti, non è possibile richiedere la detrazione.
Inoltre, la detrazione può essere richiesta non solo dal contraente della polizza, ma anche da chi ha stipulato una polizza per conto di un familiare a carico. In altre parole, se il contraente è un familiare a carico e l’assicurato è il contribuente, quest’ultimo può comunque beneficiare della detrazione, a condizione che i requisiti siano rispettati.
Le assicurazioni che si possono detrarre
Per poter usufruire della detrazione, le polizze devono rispettare alcuni criteri. Ad esempio, le polizze vita e infortuni stipulate o rinnovate fino al 31 dicembre 2000 sono ammissibili alla detrazione, ma solo se il contratto ha una durata non inferiore a cinque anni e non consente la concessione di prestiti durante il periodo di durata minima. In questo caso, l’importo massimo che può essere detratto è di 530 euro, anche nel caso in cui il contribuente abbia stipulato più polizze. Tuttavia, per le polizze stipulate o rinnovate dopo il 1° gennaio 2001, la detrazione è possibile solo se la polizza copre il rischio morte o invalidità permanente non inferiore al 5%. In questo caso, il limite di spesa per la detrazione rimane lo stesso, pari a 530 euro.

Un altro tipo di polizza che dà diritto alla detrazione è quella stipulata a partire dal 1° gennaio 2016, che copre il rischio morte a tutela di persone con disabilità grave. Questa polizza consente una detrazione maggiore, con un limite massimo di 750 euro. Per le polizze contro la non autosufficienza, che coprono il rischio di invalidità permanente non inferiore al 5%, la detrazione è ancora più alta, arrivando fino a 1.291,14 euro. Queste polizze sono particolarmente importanti per chi ha bisogno di supporto per svolgere le normali attività quotidiane e per chi vuole tutelarsi contro il rischio di non poter più prendersi cura di sé in modo autonomo.
Infine, un’altra tipologia di polizza che può essere detratta riguarda quelle stipulate per coprire il rischio di eventi calamitosi. Queste polizze, che devono essere stipulate a partire dal 1° gennaio 2018, sono destinate a unità immobiliari residenziali e relative pertinenze.
Per esempio, se un automobilista paga il premio per una polizza infortuni per il conducente, che copre il rischio di morte o invalidità permanente, potrà detrarre il 19% della spesa, ma solo se l’importo complessivo non supera il limite stabilito di 100,70 euro. La stessa regola si applica per le polizze che coprono il rischio morte, destinate ai familiari del conducente in caso di decesso improvviso. Queste polizze, se stipulate in combinazione con l’assicurazione auto, possono quindi beneficiare della detrazione fiscale, ma solo per una parte del premio versato e solo se non si superano i limiti di spesa e i requisiti di reddito previsti dalla legge.
Nel modello 730/2025, la detrazione delle polizze deve essere indicata nel Quadro E, utilizzando i codici appositi. Ad esempio, per le polizze vita stipulate fino al 31 dicembre 2000, si deve utilizzare il codice “36”, mentre per le polizze a tutela di persone con disabilità grave, il codice da utilizzare è “38”. Per le polizze contro la non autosufficienza, il codice è “39”, e per quelle che coprono il rischio di eventi calamitosi, il codice da utilizzare è “43”.