Un nuovo bonus si prepara a riempire le tasche di molti italiani durante questo settembre, senza bisogno di fare richiesta.
Settembre porta con sé una novità concreta per molti lavoratori, un bonus fino a 100 euro netti in più direttamente in busta paga. In un’Italia dove vivere con 1.000 euro al mese è sempre più difficile, tra aumenti e bollette esorbitanti questa misura arriva come un sollievo immediato.
Per milioni di famiglie, ogni euro in più può fare la differenza tra tirare avanti e rinunciare a qualche necessità, come la spesa giornaliera. Ma pur piccolo che sia, un aiuto come questo, che non richiede sforzi da parte delle famiglie, può davvero aiutare ad alleggerire il quotidiano.
100 euro in arrivo per tutti
Secondo un recente sondaggio ISTAT, è stato rilevato che oltre l’80% degli italiani percepisce meno di 1.000 euro al mese, sotto la soglia di povertà. La precarietà economica non è più un fenomeno marginale, limitato, ma una condizione ormai ordinaria per una larga fetta della popolazione lavorativa e non.

In questo contesto, il bonus automatico in busta paga diventa una boccata d’ossigeno per chi lotta ogni giorno per arrivare a fine mese. Il principio alla base della misura è semplice, se aumentare gli stipendi resta complesso, lo Stato interviene alleggerendo il carico fiscale dei redditi più bassi.
Il bonus sarà erogato automaticamente, senza alcuna pratica burocratica o richiesta e consiste in un incremento fino a 100 euro netti al mese. Riguarda i lavoratori dipendenti con redditi annui fino a 15.000 euro, circa 1.150 euro al mese, cioè sotto la soglia di povertà di 1.245 euro
Il meccanismo combina l’estensione del trattamento integrativo, noto come ex bonus Renzi, con un taglio dei contributi previdenziali pari a sette punti percentuali. Così, il sostegno diventa immediato e concreto e i lavoratori potranno percepire fino a 1.200 euro in più nell’arco dell’anno, direttamente nello stipendio mensile.
Nonostante l’aiuto, però, il bonus non risolve il problema strutturale alla base dei salari bassi in Italia, considerati tra i più stagnanti d’Europa. La misura è pensata come sollievo per operai, impiegati, part-time e lavoratori precari, ma non incide sul lungo termine né sulle dinamiche del lavoro.
Nel complesso, il bonus da 100 euro rappresenta una misura concreta e immediata, capace di dare sollievo a milioni di italiani. Non è una soluzione ai salari bassi, ma un piccolo passo per rendere più sostenibile la vita quotidiana, permettendo a famiglie e lavoratori di affrontare le spese essenziali con un po’ più di tranquillità.