La direttiva Case Green non è più uno sparacchio lontano: il conto alla rovescia è partito. Dal 1 gennaio 2030 chi possiede un immobile in classe energetica troppo bassa dovrà fare i conti con una realtà scomoda: senza interventi di riqualificazione, niente vendita né affitto. Un cambiamento che potrebbe stravolgere il mercato immobiliare italiano, fatto di case datate e poco efficienti. La domanda che molti si pongono è semplice ovvero come finanziare lavori che, in alcuni casi, superano i risparmi di una famiglia media?
Oggi circa il 15% degli edifici italiani rientra nella classe G, ovvero la più bassa. Significativi consumi elevati, dispersioni e costi energetici altissimi. Dal 2030 questi casi non potranno più essere venduti o messe in affitto, ed entro il 2033 l’asticella si alzerà ulteriormente, servirà almeno la classe D. Chi non si adegua rischia di ritrovarsi con un immobile praticamente invendibile, o peggio, soggetto a restrizioni d’uso.
Case Green, Perché serviranno mutui per adeguarsi
Per questo si parla sempre più spesso di mutui green o agevolati, pensati per finanziare lavori che vanno dall’isolamento termico alla sostituzione degli impianti, fino all’installazione di pannelli solari. Senza un sostegno concreto, milioni di famiglie non riusciranno a sostenere spese così importanti.

Rendere una casa più efficiente non significa solo cambiare le finestre o la caldaia. Gli interventi richiesti dalla direttiva sono più strutturali e complessi. Tra i principali:
- isolamento termico di tetto e pareti, per ridurre le dispersioni;
- sostituzione degli impianti con soluzioni a basso consumo o pompe di calore;
- installazione di pannelli solari con sistemi di accumulo;
- infissi ad alte prestazioni per trattenere il calore in inverno e il fresco in estate.
Tutti lavori che non solo permettono di rispettare le nuove regole, ma contribuiscono a preservare e, in alcuni casi, ad aumentare il valore dell’immobile.
Qui si arriva al punto dolente, gli italiani hanno poche risorse per affrontare queste spese. Molti già faticano a gestire mutui e bollette, e l’idea di indebitarsi ulteriormente i proprietari per ristrutturare la casa spaventa. Proprio per questo la Commissione Europea sta studiando un “portafoglio” dedicato, per aumentare i prestiti destinati alle ristrutturazioni energetiche. L’obiettivo è rendere i mutui più accessibili e flessibili, così da non escludere chi non ha grandi garanzie economiche.
Il futuro del mercato immobiliare italiano passa inevitabilmente dalla direttiva Case Green. Dal 2030 niente più scorciatoie, chi non mette in regola il proprio immobile si troverà con una casa svalutata e invendibile. Mutui agevolati e incentivi saranno fondamentali per trasformare questo obbligo in un’opportunità. Perché, al di là dei vincoli europei, una casa che consuma meno non solo vale di più, ma fa anche risparmiare ogni mese chi la abita.