C’è ancora tempo per richiedere il bonus di 100 euro previsto nella tredicesima del 2024, ma la scadenza si avvicina rapidamente.
La possibilità di ottenere questa somma, riconosciuta dal Decreto Legge Omnibus, si chiuderà con la presentazione della dichiarazione dei redditi, ossia il modello 730 o il Modello Redditi, entro i termini stabiliti per l’anno fiscale 2025.
Chi ha diritto al bonus e quando richiederlo
Il bonus di 100 euro è destinato ai lavoratori dipendenti che non hanno ricevuto l’accredito diretto dal datore di lavoro durante la tredicesima mensilità del 2024. Questa opportunità si rivolge a tutte le persone che, pur possedendo i requisiti previsti, non hanno percepito l’indennità per varie ragioni, come ad esempio:
- lavoratori senza un datore di lavoro che agisca da sostituto d’imposta;
- ex dipendenti diventati disoccupati nel corso dell’anno;
- dipendenti che hanno scelto di non avanzare la richiesta al datore di lavoro, magari per timore di non soddisfare i requisiti o per altre motivazioni personali.
L’articolo 2 bis del DL Omnibus definisce i criteri essenziali per il diritto al bonus: il reddito complessivo non deve superare i 28.000 euro annui, bisogna avere almeno un figlio fiscalmente a carico e dimostrare una capienza fiscale, vale a dire che l’imposta lorda dovuta sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni spettanti. Per chi rientra in queste condizioni, la presentazione della dichiarazione dei redditi rappresenta l’ultima occasione per recuperare i 100 euro.
Un punto fondamentale da ricordare è che il bonus spetta una sola volta per nucleo familiare. Ciò significa che in famiglie con due genitori entrambi lavoratori dipendenti, sia coniugati (non separati) sia conviventi di fatto, la richiesta deve essere effettuata da uno solo dei due. Le modalità di riconoscimento del bonus attraverso la dichiarazione dei redditi sono chiare: il beneficio non viene corrisposto in contanti, ma si traduce in un credito d’imposta che si applica come:
- uno sconto diretto sull’IRPEF dovuta;
- un’integrazione dell’eventuale rimborso IRPEF spettante.

Secondo le istruzioni ufficiali del modello 730/2025, il bonus viene calcolato nel saldo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, riducendo l’importo da versare o aumentando il rimborso. Per presentare la domanda nel modello 730, è necessario compilare il quadro dedicato all’agevolazione. Nel caso del Modello Redditi PF (Persone Fisiche), invece, bisogna indicare correttamente i dati nella SEZIONE V, intitolata “Riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente”, seguendo scrupolosamente le istruzioni messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
La dichiarazione dei redditi, quindi, assume un ruolo fondamentale non solo per chi non ha percepito il bonus, ma anche per chi lo ha ricevuto in modo errato o in misura superiore al dovuto. In questi ultimi casi si dovrà procedere alla restituzione del bonus in eccesso tramite il conguaglio IRPEF, che avverrà nel momento del saldo o del rimborso. È importante sottolineare che il diritto al bonus è riservato esclusivamente a chi ha avuto un rapporto di lavoro dipendente per l’intero anno 2024.
La dichiarazione, dunque, servirà anche a verificare e correggere eventuali errori nell’erogazione dell’indennità. Questa ultima chiamata per il bonus di 100 euro rappresenta un’opportunità concreta per i lavoratori dipendenti esclusi dall’accredito in busta paga. Chi desidera usufruirne deve quindi organizzarsi per presentare la dichiarazione entro le scadenze previste, allegando tutta la documentazione necessaria e compilando correttamente i modelli fiscali.