Gli enti non commerciali devono effettuare tre versamenti. I Comuni possono prorogarli solo per somme di competenza locale, mentre la quota statale sugli immobili produttivi è inestendibile. Inoltre, la sospensione dei pagamenti per eventi sismici nei Campi Flegrei sarà in vigore fino al 31 agosto 2025. Si consiglia di controllare frequentemente il sito del Comune per aggiornamenti.
Questa scadenza rappresenta il primo appuntamento dell’anno per il pagamento dell’IMU, che si articola in due rate: l’anticipo di giugno e il saldo, da versare entro il 16 dicembre dello stesso anno. Per chi desidera semplificare la gestione delle proprie finanze, la legge offre la possibilità di saldare l’intero importo entro il termine di metà giugno.
Modalità di versamento dell’IMU nel 2025
La normativa vigente stabilisce che l’IMU debba essere pagata in due rate annuali, con scadenze ben precise. Tuttavia, per gli enti non commerciali (ENC), la situazione è leggermente diversa. Questi soggetti sono obbligati a effettuare tre distinti versamenti: due acconti, il primo a giugno e il secondo a dicembre, seguiti dal saldo l’anno successivo, precisamente il 16 giugno 2026. Questa struttura su tre rate è destinata a enti religiosi, fondazioni e altre organizzazioni no profit che beneficiano di specifici regimi fiscali.

Una delle caratteristiche più interessanti del sistema IMU è la possibilità per i comuni di gestire con una certa autonomia le tempistiche di versamento. Secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 777, lettera b), della legge n. 160 del 2019, le amministrazioni locali possono deliberare proroghe nei termini di pagamento in situazioni eccezionali. Situazioni come calamità naturali, tra cui alluvioni e terremoti, possono giustificare il rinvio dei versamenti, a condizione che vi sia un provvedimento ufficiale da parte del comune.
È cruciale, quindi, che i contribuenti prestino attenzione alle eventuali delibere comunali che potrebbero prevedere il rinvio dei termini di pagamento, in particolare in aree colpite da crisi ambientali o emergenze sanitarie. Questa flessibilità consente una risposta tempestiva e adeguata alle difficoltà economiche che possono sorgere in tali contesti.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’autonomia dei comuni ha dei limiti. In particolare, la quota IMU destinata allo Stato, in relazione agli immobili classificati nel gruppo catastale D, non può essere soggetta a modifiche locali. Il Dipartimento delle Finanze ha chiarito che gli enti locali non possono intervenire sui tributi di competenza statale, nemmeno attraverso differimenti dei termini. Ciò implica che, anche nel caso in cui un comune decida di prorogare i termini per altre categorie di immobili, non sarà possibile applicare la stessa deroga per gli immobili produttivi.
Un’importante novità riguardante l’acconto IMU 2025 è stata introdotta dal decreto-legge 7 maggio 2025, n. 65. Questo provvedimento stabilisce la sospensione dei termini di versamento dei tributi, inclusa l’IMU, per i soggetti colpiti dai recenti eventi sismici nei Campi Flegrei, avvenuti il 13 e il 15 marzo 2025. La misura è rivolta sia a persone fisiche che giuridiche che, al momento del sisma, erano residenti o avevano sede legale o operativa in immobili che hanno subito danni significativi.
In particolare, coloro che hanno visto i propri immobili danneggiati e dichiarati inagibili, oppure che necessitano di verifica di agibilità, beneficeranno della sospensione dei pagamenti in scadenza tra il 13 marzo e il 31 agosto 2025. Tali contribuenti dovranno effettuare il pagamento in un’unica soluzione entro il 10 dicembre 2025, senza incorrere in sanzioni o interessi. Questa misura rappresenta un importante sostegno per le aree colpite, offrendo un respiro fiscale necessario in un momento di difficoltà.