Una nuova normativa si prepara a far tremare gli italiani, non si tratta solo di multe esose, ma di un obbligo che può cambiare tutto. Una novità che farà tremare più di altre e che rovinerà ben più di qualche giornata alla guida, le conseguenze possono essere davvero pesanti.
Si tratta stavolta di multe con decurtazione di punti, che da ora avranno un nuovo obbligo ai danni dell’effettivo conducente del veicolo. Una regola che serve a garantire che chi subisce la penalità alla patente sia effettivamente chi ha commesso la violazione e non il proprietario in sé.
Nuove multe e rischi alla guida
Il riferimento normativo è l’articolo 126-bis del Codice della Strada, per cui chi riceve un verbale ha 60 giorni per trasmettere i dati del conducente. L’obiettivo è appunto evitare che la decurtazione dei punti colpisca chi non ha responsabilità pur essendo proprietario, trasformando una sanzione personale in una misura ingiusta.

Non rispondere, però, non è una via d’uscita e l’omissione costituisce una violazione che può comportare un’ulteriore multa, da 286 fino a oltre 1.100 euro. Ignorare la comunicazione equivale quindi ad aggravare la propria posizione e stavolta, fare finta di non ricordare chi fosse alla guida non servirà a molto.
Esiste però una possibilità per chi non ricorda chi guidava, la Corte Costituzionale ha stabilito che non è richiesto un obbligo di memoria assoluto. È necessario, però, fornire una spiegazione concreta e motivata delle ragioni legate all’impossibilità a indicare un nominativo specifico nel caso della multa.
Alcune circostanze emergono come plausibili, notifiche arrivate in ritardo, utilizzo condiviso del veicolo tra familiari o dipendenti, oppure eventi straordinari come il furto del mezzo. Anche quando la giustificazione sembra valida, però, l’autorità può ritenere comunque insufficiente la spiegazione e applicare comunque la multa e la decurtazione dei punti.
In questi scenari, il proprietario ha la possibilità di ricorrere al Giudice di Pace, presentando prove e argomentazioni per difendere la propria posizione. La regola è chiara, comunicare chi guidava è obbligatorio, ma la legge tutela chi non ha memoria assoluta degli eventi, vertendo a favore dei multati
L’importante è non tacere e motivare adeguatamente la propria impossibilità, solo così si può evitare di trasformare una multa ordinaria in una sanzione ben più pesante. La nuova normativa non è solo un richiamo al rispetto delle regole, ma anche un test di responsabilità e attenzione a carico di tutti.