Le pensioni sono in mano a milioni di italiani, persone che hanno lavorato tutta la vita e che adesso possono godersi una meritata tranquillità e una vera e propria sosta con gli impegni lavorativi che li hanno tenuti veramente sotto stress costantemente per anni e anni.
In alcuni casi, quanto possono percepire gli ex contribuenti può variare ed essere più alto o più basso. Proprio per questo, è molto interessante vedere che le pensioni per determinate categorie sono in aumento. Se ne fate parte, infatti, anche voi potrete goderne.
Ma di cosa si tratta nello specifico? Non ci resta altro da fare che scoprire e controllare i requisiti necessari in questo senso.
Pensioni in aumento: a chi spettano
Per quanto riguarda l’aumento della pensione di agosto 2025, che viene pagata il primo giorno del mese, spetta a coloro che sono esclusivamente titolari di pensione che con la dichiarazione dei redditi hanno effettuato la comunicazione necessaria per godere delle detrazioni previste. Per quanto riguarda chi ha scelto di incaricare l’INPS per questo pagamento più elevato, affidandosi quindi a una modalità più tradizionale, sono i protagonisti soprattutto i pensionati che percepiscono anche redditi da lavoro, dotati perciò di una doppia certificazione unica per il 2024.

Il pagamento o la trattenuta avvengono nel secondo mese successivo a quello in cui l’INPS ha ricevuto il prospetto di liquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Molto dipende, comunque, dalla data in cui è stato effettivamente inviato il 730. Chi ha trasmesso la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio 2025, riceverà sicuramente l’aumento ad agosto (questo perché l’INPS riceve il prospetto entro il 15 giugno). Chi ha compilato il 730 entro il 20 giugno 2025 ha buone possibilità di ottenere l’aumento entro l’1 agosto, dato che il termine del prospetto è fissato al 29 giugno. Arriviamo, poi, a chi invia la dichiarazione tra il 21 giugno e il 15 luglio. In questi casi, il rimborso sarà visibile sulla pensione di settembre.
Se avviene tra il 16 luglio e il 31 agosto, la liquidazione sarà effettuata nel mese di ottobre. L’ultimo momento utile è il 30 settembre, quindi il rimborso sarà possibile riceverlo a novembre. Se lo stesso rimborso supera i 4.000 euro, il rischio è che le tempistiche non vengano rispettate. L’Agenzia delle Entrate effettua un controllo preventivo, ciò significa che vi potrebbe essere un rinvio del pagamento di uno o due mesi. Si tratta in ogni caso di un ottimo contributo da tenere assolutamente in considerazione per tutte quelle persone che potranno avere un aumento all’interno della loro pensione.