Il Bonus Mamme Lavoratrici 2025 è una misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, pensata per sostenere le madri lavoratrici in Italia. Il bonus si traduce in uno sgravio sui contributi previdenziali a carico delle madri, con l’obiettivo di migliorare il salario netto, senza intaccare i futuri diritti pensionistici.
Già introdotto nel 2023, il bonus è stato adattato alle nuove esigenze del mercato del lavoro, ampliando la platea di beneficiari e introducendo novità rilevanti.
Bonus per le mamme single: cosa sapere
Il bonus è destinato alle madri lavoratrici, ma con alcune novità importanti rispetto al passato. Se in precedenza era riservato alle sole madri con contratto a tempo indeterminato, ora viene esteso anche alle lavoratrici con contratto a tempo determinato e ad alcune lavoratrici autonome (in particolare, quelle con almeno due figli). Il beneficio riguarda tutte le madri che rispettano i requisiti di reddito, che non devono superare i 40.000 euro annui di reddito o l’imponibile ai fini previdenziali.

Una delle principali novità riguarda l’esonero contributivo. Per le madri con due figli, l’esonero è parziale e dura fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Al contrario, per le madri con tre o più figli, l’esonero è totale, almeno fino al 2026, e proseguirà fino al diciottesimo anno del figlio più piccolo a partire dal 2027. Questo rende il bonus ancora più vantaggioso per le madri numerose, che potranno usufruirne per un periodo più lungo, migliorando il loro reddito netto e riducendo il carico dei contributi previdenziali.
Per accedere al bonus, non basta che la lavoratrice soddisfi i requisiti; è necessaria una domanda formale. Le madri dipendenti devono inoltrare la richiesta al proprio datore di lavoro, allegando i codici fiscali dei figli. Le lavoratrici autonome o chi non ha un datore di lavoro, possono fare domanda direttamente attraverso il portale INPS, compilando un modulo digitale. Importante è rispettare i termini di scadenza, per evitare ritardi nell’erogazione del bonus.
Il pagamento del bonus avverrà in rate mensili, con la prima erogazione prevista per marzo 2025, che includerà anche gli arretrati di gennaio e febbraio. Per le madri che avranno un secondo figlio nel corso dell’anno 2025, l’esonero scatta dal mese successivo alla nascita.
Non tutte le lavoratrici sono ammissibili al bonus. Sono escluse le lavoratrici domestiche (come colf e badanti), le partite IVA che aderiscono al regime forfettario, chi ha già beneficiato dell’esonero previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
Accanto al Bonus Mamme Lavoratrici, è stato introdotto anche un altro aiuto per le donne in difficoltà economiche: il Bonus Rosa. Questa misura è destinata alle donne disoccupate o a basso reddito, e prevede un sostegno economico mensile di 700-800 euro, a seconda dell’ISEE. Il Bonus Rosa è pensato per supportare economicamente le donne che non sono in grado di sostenere pienamente le spese quotidiane, e che si trovano in situazioni di vulnerabilità economica. Per accedere a questo bonus, le donne devono avere un reddito annuo inferiore a circa 28.400 euro.