Libri
di Cecilia Papa 26 Aprile 2017

10 libri oggetto incredibili che riaccendono la passione nel lettore

Dal libro commestibile a quello combustibile, da quello che ti giudica a quello in cui devi risolvere gli enigmi, tutti qui

 Incredibilia

 

Come tutte le coppie legate da un vincolo indissolubile di amore e fedeltà, anche libri e lettori di tanto in tanto affrontano le difficoltà e i patimenti di un’unione datata, e devono correre ai ripari per superare la crisi, scongiurare la noia e risvegliare la passione.

Il vecchio libro, quel familiare blocco di carta che conosciamo da sempre, sembra non ci basti più. I segnali che qualcosa nella relazione si è rotto sono sempre ineludibili: compriamo il libro ma poi neanche lo apriamo. Lo arrotoliamo in borsa, ché tanto è un tascabile economico. Lo abbandoniamo impietosi in un angolo dopo averlo letto. “C’è un altro?”, sembra chiederci il libro, guardingo. “Sì, certo che c’è, si chiama ebook, è più giovane e dinamico di te”. Ma non è lui il vero problema. “Non sei tu, sono io. Sono io lettore che voglio di più”.

Perché mai riserviamo questo immeritato trattamento al libro, nostro inseparabile compagno di vita? Per la stessa ragione per cui non ci curiamo di conservare un Kleenex usato: non è un oggetto bello, da contemplare e custodire. Una volta fatto il suo dovere, via. Ma il libro è un romanticone, e non ne vuole sapere di separarsi da noi lettori. Che fare allora per riconquistarci? Deve pure inventarsi qualcosa: rimettersi a nuovo, e stupirci.

Questi 10 straordinari oggetti d’arte giocano sulla forma e la materia del libro, la smantellano e la ricreano in modo coraggioso e intelligente, esplorando nuove insospettabili vie creative. Il gioco e la novità, si sa, sono alla base di ogni felice relazione.

 

1) Il libro che si può mangiare in caso di emergenza

 paddockspares

Sì, è proprio un libro commestibile. Land Rover ha pubblicato negli Emirati Arabi Uniti una guida di sopravvivenza con suggerimenti utili per chi vuole rimanere in vita nel deserto. Il titolo dice tutto. In case of emergency: Eat this book: come ultima risorsa, la guida si può anche mangiare, perché è stampata su carta a base di amido di patata e inchiostro alimentare. Non è tutto: il packaging del libro riflette il sole per essere usato all’occorrenza per inviare segnali di SOS, e la rilegatura a spirale metallica può diventare uno spiedo di cottura! Non si presenta esattamente come una ghiottoneria invitante, ma quando si sta morendo di fame nel deserto 372 calorie (più o meno l’equivalente di un hamburger) fanno comodo. E in più è senza glutine.

 

 

2) Il libro-sandwich (che non si può mangiare)

 Pawel Piotrowski

L’idea per questo libro da acquolina in bocca è venuta una mattina al fotografo polacco Pawel Piotrowski, a colazione con la sua ragazza. The Sandwich Book ripropone pagina dopo pagina gli ingredienti di un panino, stampati su carta di peso e grana differenti, che danno la suggestiva illusione di essere di fronte a un succulento sandwich. Pomodori, cipolle, fette di formaggio, tutti gli strati sono di un realismo incredibile. Le foglie di lattuga, per esempio, sono state realizzate con una carta fibrosa accartocciata, l’uovo fritto con pezzi di carta strapazzati.

 

3) Il libro che si può leggere solo se fa freddo

 Niewidzialni

Si intitola Invisibile, proprio come sono invisibili agli occhi della società i clochard che l’hanno scritto. È il progetto della Fondazione Kapucynska di Varsavia, impegnata a dare voce a un’umanità ai margini. A un primo sguardo il libro appare bianco, immacolato. Potrebbe passare per uno di quei cartoni da imballaggio che i senzatetto usano per trovare riparo. Uno scherzo di cattivo gusto? Niente affatto. Infilatevi il cappotto più pesante che avete e andate fuori, al gelo. Aspettate un paio di minuti. Riaprite di nuovo il libro. L’inchiostro comincia a diventare visibile sulle pagine, perché il libro può essere letto solo nelle stesse condizioni in cui è stato scritto: al freddo. Il libro rivela così, solo a chi se lo è meritato, le sue poesie e memorie, tutte stampate con un particolare inchiostro termosensibile che si attiva solo se la temperatura scende sotto lo zero.

 

4) Il libro dei sogni, fatto di fili

 Maria Fischer

Un altro libro geniale, fatto – è proprio il caso di scomodare Shakespeare – “della stessa materia di cui sono fatti i sogni”. Traumgedanken (Pensieri sui sogni), progetto onirico dell’artista tedesca Maria Fischer, è una raccolta di testi che riguardano appunto le teorie del sogno. La peculiarità del volume è che tutte le parole chiave sono interconnesse con un groviglio di fili che creano collegamenti tra le pagine.

La risposta analogica agli hyperlink del web.

 

5) Il libro che ti giudica dalla copertina

Un libro che fa giustizia a tutti i volumi che abbiamo frettolosamente accantonato e discriminato, condannato all’onta della Non-Lettura, colpevoli solo di avere una brutta, insignificante copertina. Li abbiamo snobbati, perché tanto il libro non se la prende. Oppure sì? The Cover That Judges You dell’artista olandese Thijs Biersteker fa quello che minaccia: giudica il lettore. La copertina è dotata di una fotocamera in grado di scansionare l’espressione del viso di chi si appresta a leggere il libro, e si apre solo se la mimica risulta abbastanza neutra. Niente broncio, niente sorrisi.

 

6) Il Libro-Puzzle si legge solo se risolvi gli enigmi

 incredibilia

Nascondetelo a Dan Brown. Codex Silenda di Brady Whitney è il folle libro-puzzle che ricorda un po’ l’odiato Cubo di Rubik. È composto di cinque pagine di legno intagliato che raccontano l’avventura di un giovane apprendista della bottega di Leonardo Da Vinci. Al lettore tocca risolvere i rompicapi per continuare a leggere.

 

7) Il libro che si apre in 6 modi diversi

È un prodigio della tecnica quello scoperto nella Biblioteca Nazionale di Svezia dallo storico del libro Erik Kwakkel: sei libri in uno, ma che si leggono singolarmente. Grazie alle fibbie metalliche si può aprire in sei modi diversi, da sinistra a destra, dall’alto in basso, dal basso in alto, eccetera. Il fatto curioso è che questo esemplare stampato in Germania risale al XVI secolo. Viene da chiedersi che diavoleria eccentrica e macchinosa doveva apparire in tempi meno avvezzi alla sperimentazione.

 

8) Il libro combustibile (il fiammifero è compreso)

 Eli Perez

Dal 1953 a oggi di copertine di Fahrenheit 451 ne abbiamo viste tante, ma questa è l’unica che incoraggia la piromania. Un’idea semplice ma con un messaggio potente: il gioco della graphic designer Elizabeth Perez sta proprio nel provocare il lettore e suggerire di dare fuoco al volume, come nel romanzo di Ray Bradbury. C’è proprio tutto l’occorrente per soddisfare qualunque istinto incendiario: in un piccolo alloggio nella copertina è incastonato un minaccioso fiammifero, da sfregare sulla superficie ruvida del dorso.

 

9) Il libro che nasconde dipinti tra le pagine

Il motivo per cui nel 2013 tutti sono impazziti per Colleen Theisen dell’Università dell’Iowa è che ha rivelato al mondo un tesoro prezioso. Ignara della risposta entusiasta che avrebbe avuto dalla rete, Colleen ha condiviso una gif animata che mostrava una pittura nascosta sul taglio di un libro del 1837. È stato amore a prima vista. Da quel momento tutti a frugare negli archivi storici per cercare altri esemplari di fore- edge painting, l’arte di dipingere sul taglio dei libri. A volume chiuso appare solo un bordo dorato. Ma provate a piegarlo in obliquo, ed ecco che compaiono paesaggi, illustrazioni, ritratti. Se anche voi vi siete presi una cotta (per questi libri, non per Coleen) date un’occhiata su Youtube.

 

10) Il libro che ti crea un arcobaleno tra le mani

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Il cielo starà anche in una stanza, ma l’arcobaleno può stare in una mano. Rainbow in Your Hands è la semplice ma meravigliosa idea dell’art director giapponese Masashi Kawamura: ricreare un arco perfetto di sette colori sfogliando le pagine di un libro. Sarà anche un’illusione ottica, ma contemplare un mini arcobaleno personale prêt-à- porter è una sensazione molto suggestiva.

Di fronte a questi 10 capolavori d’ingegno librario ci si arresta un momento, con la stessa espressione perplessa di quando incontriamo un vecchio conoscente che associavamo a una certa faccia, ma i lineamenti ora sembrano diversi, e qualcosa non ci torna.

Superato il disorientamento iniziale del “È un libro o non è un libro?”, si rimane profondamente incantati. Dal libro volevamo di più, e lui ci ha accontentato. Libri come questi rinnovano sempre l’ardore della coppia attempata ma inseparabile Lettore- Libro.

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