Nella foresta veramente scura preview
Libri
di Simone Stefanini 4 Dicembre 2015

Dieci bambini hanno scritto fiabe avventurose per raccontare le loro cicatrici

Nella foresta veramente scura è un libro speciale

foresta abcburlo

 

L’Associazione ABC Burlo Onlus si occupa da 10 anni dei bambini nati con malformazioni. Per festeggiare il suo compleanno, ha deciso di farsi un regalo: far raccontare agli stessi bambini 10 favole di fantasia che parlassero della loro cicatrice, quella che ha segnato le loro vite. Niente drammi o storie strappalacrime però. Qui si parla di avventura e di coraggio.

Le storie, scritte da Benedetta, Francesco, Gabriele, Giulia, Laura, Matilda, Mattia, Nina, Orazio e Valentina sono state raccolte in un libro dal titolo Nella foresta veramente scura. La ABC Burlo è riuscita a coinvolgere anche alcuni tra i nomi più importanti dell’illustrazione e del fumetto italiano e internazionale, da Cavazzano a Altan.

 

HOSHINO Felicia Hoshino

 

Abbiamo intervistato il direttore artistico di questa pubblicazione, Matteo de Mayda, per saperne di più.

Come è nato Nella foresta veramente scura?
Si tratta di un esperimento che ha coinvolto 10 bambini i quali hanno inventato 10 storie di fantasia per spiegare da dove arrivi quella cicatrice che li ha segnati per sempre. Racconti in cui i sintomi della malattia sono diventati segni di eroismo e non di sconfitta. Queste 10 storie sono state consegnate a 10 grandi nomi dell’illustrazione che le hanno interpretate. Il numero 10 torna perché l’idea nasce dalla volontà di A.B.C. Associazione Bambini Chirurgici del Burlo onlus, che opera da 10 anni all’interno dell’ospedale infantile  Burlo Garofolo di Trieste, di festeggiare con una pietra miliare il traguardo.

 

SCARABOTTOLO Guido Scarabottolo

 

È stato difficile coinvolgere nell’operazione gli illustratori e i fumettisti?
A dire il vero pensavo sarebbe stato più complesso. Inizialmente speravo che coinvolgendo qualche grande nome il progetto sarebbe decollato più facilmente, così per un attimo ho provato a sognare cominciando a contattare i miei autori preferiti, senza troppe illusioni. Inaspettatamente, con l’adesione di Giorgio Cavazzano (proprio quello del Topolino che sfogliavo in spiaggia da piccolo), la strada è stata tutta in discesa. Quando ha aderito il mito Altan non ci potevo credere, poi è arrivata un’altra risposta positiva del bravissimo Scarabottolo e a seguire lo stupore di avere nel progetto grandi nomi come Gabriella Giandelli, Michiko Tachimoto, Felicia Hoshino, Nicoletta Costa, Elisa Fabris, Roberto La Forgia e Philip Giordano.Una delle cose più coinvolgenti è stata pensare alla copertina: io e Giacomo, il grafico del progetto eravamo un po’ confusi sul da farsi. Poi è arrivata l’illuminazione guardando una foresta disegnata da Violeta Lopiz, lo stile era perfetto così le ho scritto e insieme è stato facile trovare la direzione giusta per la copertina, che rimane una delle mie tavole preferite.

CAVAZZANO Giorgio Cavazzano

 

I romanzi di formazione di solito vengono scritti dagli adulti per i bambini, in questo progetto invece sembra proprio sia accaduto il contrario.
Probabilmente in questo caso i bambini sono gli unici che potevano riempire di significato quegli accadimenti che noi adulti fatichiamo a giustificare. È stato importante definire una scatola entro cui i bambini sono stati liberi di esprimersi dando un’ordine nuovo a quello che è loro accaduto. Sono convinto che più del risultato finale sia stato il processo stesso la cosa importante dell’intero progetto. Può sembrare poco concreto come approccio, invece la nostra speranza è che questa astrazione possa amplificare il senso delle storie facendole arrivare alle famiglie che oggi vivono una situazione simile. Il desiderio è che, leggendo queste dieci storie, il lettore raccolga l’invito dei bambini a guardare la realtà con occhi nuovi e a inventare un nuovo ordine nella routine quotidiana.

 

LA-FORGIA Roberto La Forgia

 

Pensi che le favole conservino sempre nei bambini il potere immaginifico di una secolo fa?
La tua è una domanda interessante e non sono sicuro di poterti rispondere obiettivamente e senza essere retorico. Credo che soprattutto nel mondo digitale in cui i bambini sono immersi oggi, dove tutto appare veloce, raggiungibile e allo stesso tempo distaccato, si stia creando una forte passività mentale. Credo quindi che la fantasia sia oggi fondamentale per sbloccare certi meccanismi mentali e di conseguenza avvicinare al senso delle cose. Ed è stato proprio tenendo a mente questo che ai ritratti fotografici dei bambini abbiamo preferito il coinvolgimento degli illustratori, per lasciare libera interpretazione al lettore e arrivare più lontano. Astrarre per essere più concreti, dunque.

 

coverxweb Violeta Lopiz

 

Raccontare se stessi attraverso le proprie cicatrici non dev’essere semplice. Come sono stati coinvolti i ragazzi?
È proprio come dici, i bambini di cui stiamo parlando hanno età diverse e complessità differenti nel comunicare, dovevamo trovare un metodo per coinvolgerli dando loro la possibilità di esprimersi liberamente. Una persona fondamentale per questo è stata Rosella Giuliani, psicoterapeuta dell’età evolutiva, che segue questi bambini fin da prima della loro nascita. Rosella ha invitato uno per uno i piccoli nel suo studio e li ha fatti ‘giocare la loro storia‘. A Rosella è rimasto il compito di appuntare con carta e penna ogni loro parola. Successivamente è entrata nel progetto Cristina Bellemo, scrittrice per l’infanzia, che ha curato gli scritti assicurandosi che venisse rispettato il linguaggio degli autori. Il titolo Nella foresta veramente scura è stato scovato proprio da lei nella storia di Nina, una delle bambine.

 

ALTAN Altan

 

Dove si compra il libro e chi andrà ad aiutare?
Il libro si può ordinare dal sito dell’associazione oppure direttamente agli eventi nelle librerie, così ci si vede di persona: il 5 dicembre, libreria BRUNO a Venezia, il 13 dicembre, negozio Mini Godina a Trieste, il 16 dicembre, libreria L’altracittà, a Roma e il 20 dicembre, libreria LOVAT, Villorba (TV). I proventi del libro contribuiranno ai lavori per la ristrutturazione dell’appartamento dove l’associazione accoglierà gratuitamente i genitori provenienti da fuori Trieste, durante il ricovero dei loro piccoli.

Questo è un estratto dalla storia di Orazio, intitolata Orazio cavallo leggendario.

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