Il leone Cecil era una delle più famose attrazioni al Parco Nazionale Hwange nello Zimbabwe. Era, finché non è stato ucciso da Walter Palmer, un cacciatore che ha pagato 55.000 $ per il piacere di uccidere quella celebrità di 13 anni con arco e frecce, lasciarla agonizzante per 40 ore per poi decapitarla e spellarla.
Chiaramente, gli animalisti l’hanno presa molto male e hanno sfogato sui social la loro rabbia, al punto che Palmer ha dovuto chiudere il suo ambulatorio dentistico, che era il suo lavoro primario.
Al momento è anche indagato dalle autorità dello Zimbabwe perché quella caccia era illegale. Purtroppo gli americani non sono nuovi a crudeltà del genere. Vi ricordate la storia della ragazzina che postava sui social le foto di lei con gli animali che uccideva nei safari?
Questo era Cecil, una celebrità nazionale dello Zimbabwe
Questo prima che venisse ucciso, decapitato e squartato dai cacciatori che poi hanno provato a nascondere il suo collare che serviva per rintracciarlo, fallendo.
Dopo aver pagato 55000 $ lo hanno colpito con arco e frecce e lo hanno lasciato agonizzare per 40 ore
Questo è l’assassino, nelle foto diramate dall’Autorità per il turismo dello Zimbabwe:
L’opinione pubblica su internet si è schierata così duramente che il dentista / cacciatore ha dovuto chiudere il suo ambulatorio
Le autorità dello Zimbabwe stanno investigando sull’uccisione ma Palmer è rientrato negli Stati Uniti
Questa è l’ultima foto di Cecil in vita:
Una svolta significativa interessa il sistema scolastico italiano con l’introduzione obbligatoria dell’educazione alimentare nelle scuole…
Tra le anticipazioni più attese, spicca la scoperta da parte di Odile di una verità…
Gerry Scotti è indubbiamente uno dei più grandi personaggi della storia dello spettacolo e della…
Nel mare di rimedi casalinghi che circolano sul web, tra bufale e idee balzane, ogni…
A pochi mesi dalle elezioni regionali, il quadro politico in diverse regioni italiane appare ancora…
La pasta è probabilmente il genere di pasto preferito dalla maggior parte degli italiani. Non…