L’autunno 2025 sarà caratterizzato da un’importante tornata elettorale che coinvolgerà ben sette Regioni italiane: Valle d’Aosta, Marche, Calabria, Toscana, Campania, Veneto e Puglia.
Le elezioni regionali rappresentano sempre un momento cruciale per la politica locale e nazionale, con scenari spesso in bilico e candidature che riflettono le dinamiche interne ai partiti e alle coalizioni. Di seguito, un’analisi dettagliata delle date e dei candidati che si sfideranno per guidare le rispettive Regioni.
Tutto quello che c’è da sapere sulle Regionali 2025
Il via alle consultazioni sarà dato dalla Valle d’Aosta, dove le urne saranno aperte il 28 settembre. Contestualmente, si voterà anche nelle Marche con una finestra elettorale articolata su 28 e 29 settembre. La tornata proseguirà con la Calabria chiamata a votare il 5 e 6 ottobre, mentre la Toscana andrà alle urne il 12 e 13 ottobre. La Campania si esprimerà invece nel fine settimana del 23 e 24 novembre. Per quanto riguarda Veneto e Puglia, le date precise non sono ancora state ufficializzate, anche se il Consiglio di Stato ha fissato una scadenza inderogabile entro il 23 novembre 2025 per lo svolgimento delle elezioni.
Valle d’Aosta – Regione a statuto speciale, dove si eleggeranno solo i consiglieri regionali, sarà un banco di prova per l’Union Valdôtaine, storica formazione autonomista che nel 2020 aveva ottenuto sette seggi e ora punta a raddoppiare i risultati per formare un governo composto esclusivamente da autonomisti. Il presidente uscente è Renzo Testolin, sostenuto da una coalizione autonomista-progressista con il Partito Democratico e altri movimenti locali. La sfida è aperta anche da una coalizione di centrodestra unita che ambisce a costruire un’intesa con i nuovi “autonomisti di centro”, potenziali ago della bilancia.
Marche – Qui il centrodestra si presenta con il presidente uscente Francesco Acquaroli (FdI), sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Base Popolare e altre liste civiche e centristi come Unione di Centro. Il centrosinistra ha scelto Matteo Ricci (Pd), europarlamentare ed ex sindaco di Pesaro, supportato da una coalizione ampia che include Pd, M5S, Italia Viva, Azione e altre formazioni civiche. Oltre a loro, si contendono la carica di governatore altri quattro candidati, tra cui Beatrice Marinelli di Evoluzione della Rivoluzione e Claudio Bolletta di Democrazia Sovrana Popolare.
Calabria – Il voto si svolgerà il 5 e 6 ottobre. Il centrodestra conferma la candidatura di Roberto Occhiuto (FI), che ha rassegnato le dimissioni a luglio dopo un’indagine per corruzione, ma gode ancora del sostegno della coalizione formata da Forza Italia, FdI, Lega, Noi Moderati, Unione di Centro e altre liste. Il centrosinistra schiera invece Pasquale Tridico (M5S), ex presidente dell’Inps ed europarlamentare, sostenuto da un ampio fronte che va dal Pd al Movimento 5 Stelle, passando per Avs, Italia Viva e Rifondazione comunista. Un’altra candidatura è quella di Francesco Toscano per Democrazia Sovrana Popolare.

Toscana – Le urne saranno aperte il 12 e 13 ottobre. Il presidente uscente Eugenio Giani (Pd) tenterà la riconferma con il sostegno di Pd, 5 Stelle, Avs, Italia Viva, +Europa e altre forze progressiste, anche se Azione ha deciso di non aderire alla coalizione. Il centrodestra ha scelto il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi (FdI), candidato unitario sostenuto da tutte le forze della coalizione. Altri candidati includono Antonella Bundu per “Toscana Rossa”, Enrico Zanieri per il Partito Comunista Italiano e Hubert Ciacci con la lista Democrazia Sovrana Popolare. La lista Forza del Popolo, con candidato Carlo Giraldi, non è stata ammessa.
Campania – Le elezioni si terranno il 23 e 24 novembre. Il presidente uscente Vincenzo De Luca non potrà ricandidarsi per un terzo mandato a seguito della bocciatura della legge regionale da parte della Corte Costituzionale. Il centrosinistra ha designato come candidato il pentastellato Roberto Fico, ex presidente della Camera, sostenuto da Pd, M5S, Avs e altre forze minori. Il centrodestra, invece, è ancora in fase di definizione: tra i nomi in campo spiccano quelli di Edmondo Cirielli (FdI), Mara Carfagna (oggi in Noi Moderati) e Giosy Romano, ex commissario della Zes.
Veneto – Con le elezioni previste per metà novembre ma senza data ufficiale, è scattata la corsa per la successione a Luca Zaia (Lega), che dopo tre mandati non può più candidarsi. Nel centrodestra è in atto un acceso confronto tra Lega e Fratelli d’Italia: la Lega spinge per il giovane deputato e vicesegretario Alberto Stefani, mentre FdI punta sul senatore Luca De Carlo o su Raffaele Speranzon. Il centrosinistra ha già scelto Giovanni Manildo (Pd), avvocato ed ex sindaco di Treviso, per tentare la conquista di una regione storicamente governata dal centrodestra.
Puglia – Anche in Puglia la data delle elezioni è ancora da definire, con una possibile fissazione al 23 novembre. Il presidente uscente Michele Emiliano (Pd) non potrà ricandidarsi dopo due mandati. Il centrosinistra ha scelto come candidato Antonio Decaro (Pd), ex sindaco di Bari e attuale europarlamentare con un record di preferenze. Nel centrodestra non è ancora stato ufficializzato alcun nome: tra i papabili ci sono Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute e vicino a Giorgia Meloni; Francesco Paolo Sisto (FI), viceministro della Giustizia; e il deputato Mauro D’Attis, proposto da Forza Italia.