Con l’estate alle porte, cresce l’attenzione verso la protezione solare per il viso, spesso sottovalutata ma essenziale in ogni stagione. Un recente test, una delle associazioni di consumatori più autorevoli in Germania, ha analizzato 14 creme viso SPF 50/50+, mettendo alla prova la loro efficacia reale, la qualità degli ingredienti e la sicurezza d’uso quotidiano. L’indagine offre una panoramica concreta su quali prodotti garantiscano davvero protezione e quali invece espongano a rischi o inefficacia, anche in modo silenzioso.
I risultati del test: protezione, ingredienti e usabilità
I ricercatori hanno valutato parametri chiave come resistenza ai raggi UVA/UVB, facilità di applicazione, sensazione sulla pelle, aderenza alle norme europee e accuratezza dell’etichetta. Sono emerse differenze significative tra le formule dedicate al viso e le comuni creme corpo: le prime sono più leggere, meno grasse e prive del fastidioso velo bianco. Inoltre, spesso contengono ingredienti attivi come acido ialuronico, vitamine antiossidanti e sostanze anti-invecchiamento. Questi elementi rendono il prodotto non solo un filtro solare, ma un vero trattamento quotidiano, utilizzabile anche sotto il trucco.

Le migliori sei creme – valutate come “buone” e ancora in commercio nella stessa formulazione testata – hanno dimostrato elevata protezione e buona tollerabilità cutanea. Tra queste, il gel Oil Control di Eucerin (22,45 € per 50 ml) e il fluido Ambre Solaire di Garnier (16,24 € per 50 ml) si sono distinti per texture leggera e assorbimento veloce. Positivi anche i risultati di La Roche-Posay Anthelios, Medipharma Cosmetics, V.Sun Little Sunshine e il fluido Dm Sundance Med Ultra Sensitive, quest’ultimo con un prezzo accessibile di 5,25 €.
Non sono mancati i punti critici. Due prodotti molto pubblicizzati sul mercato tedesco – I+M Naturkosmetik Berlin e Junglück – hanno ricevuto una valutazione negativa per scarsa protezione UVA, fallendo l’obiettivo primario di una crema ad alto fattore: difendere la pelle dai danni più profondi causati dalla radiazione ultravioletta.
Sostanze vietate, controlli e rischi da conoscere
Il test ha rilevato un aspetto che solleva interrogativi: 10 delle 14 creme analizzate contenevano tracce di di-n-esilftalato (DnHexP), un plastificante vietato in ambito cosmetico dall’Unione Europea per la sua tossicità sull’apparato riproduttivo. Sebbene l’Istituto federale per la valutazione dei rischi (BfR) abbia chiarito che le quantità riscontrate non pongono rischi immediati per la salute, la sua presenza rimane non conforme alla normativa.
Questo episodio evidenzia quanto sia fondamentale leggere attentamente le etichette, conoscere la provenienza del prodotto e privilegiare marchi che effettuano test trasparenti e aggiornati. L’uso quotidiano di una crema viso con SPF elevato può prevenire rughe precoci, macchie cutanee e in alcuni casi anche tumori della pelle, ma solo se la formula è affidabile.
L’indagine mette in luce che non tutte le creme solari sono uguali, e che la scelta di un prodotto viso specifico non è solo una questione estetica o commerciale, ma una precauzione sanitaria concreta. La qualità di una protezione solare si misura non solo in laboratorio, ma sulla pelle ogni giorno.