La recente sentenza del Tribunale di Cosenza del 7 novembre 2025 ha fatto chiarezza su un aspetto delicato riguardante l’uso della Carta del Docente, lo strumento digitale istituito dal Ministero dell’Istruzione per sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti.
La vicenda, che ha visto un docente sanzionato per aver utilizzato i fondi della Carta per acquistare una Smart TV, ribadisce i limiti e le responsabilità legate all’impiego di queste risorse pubbliche.
La Carta del Docente: finalità e utilizzi consentiti
La Carta del Docente nasce con la legge n. 107 del 2015, nota come “Buona Scuola”, e permette ai docenti di accedere a un budget annuale da utilizzare esclusivamente per la formazione professionale. Attraverso un’applicazione web dedicata, gli insegnanti possono acquistare beni e servizi che contribuiscono all’aggiornamento delle competenze, come:
- libri, testi e pubblicazioni digitali utili per la crescita professionale;
- hardware e software specifici per la didattica;
- iscrizioni a corsi di formazione accreditati dal Ministero;
- iscrizioni a corsi universitari, master e percorsi post lauream inerenti al profilo professionale;
- biglietti per spettacoli teatrali, cinematografici, musei, mostre ed eventi culturali riconosciuti;
- iniziative coerenti con il piano triennale dell’offerta formativa e con il Piano nazionale di formazione.
L’acquisto di una Smart TV, come nel caso esaminato, non rientra in nessuna di queste categorie, essendo un bene di consumo generico e non finalizzato alla formazione. Nel caso specifico, il docente aveva utilizzato i fondi della Carta per comprare una Smart TV, un comportamento che ha portato l’amministrazione scolastica a disporre una sospensione dall’insegnamento di quattro giorni senza retribuzione. La decisione è stata presa dopo un’indagine della Guardia di Finanza che ha rilevato la spesa non conforme alle finalità della Carta.
La pronuncia del Tribunale di Cosenza conferma la severità con cui vengono trattati gli usi impropri dei fondi destinati alla formazione dei docenti. Il rispetto delle finalità della Carta del Docente è fondamentale non solo per la tutela delle risorse pubbliche, ma anche per mantenere la credibilità e la fiducia nel sistema di aggiornamento professionale.
Gli insegnanti devono pertanto prestare particolare attenzione a utilizzare i buoni esclusivamente per beni e servizi che rientrano nelle categorie autorizzate, evitando acquisti che potrebbero essere considerati illegittimi o non coerenti con la normativa vigente.
La sentenza rappresenta un monito chiaro: la violazione delle regole può comportare conseguenze disciplinari anche rilevanti, come la sospensione senza stipendio, a tutela della correttezza e trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche destinate all’istruzione.
