Ripartono le candidature per l’Erasmus 2025/2026, il celebre programma europeo di mobilità studentesca che offre agli universitari la straordinaria opportunità di studiare o svolgere un tirocinio all’estero, con il riconoscimento ufficiale dell’università di provenienza.
Un’occasione che continua a rappresentare un pilastro fondamentale per la formazione internazionale degli studenti europei.
Come funziona il programma Erasmus Plus e chi può partecipare
Il progetto Erasmus Plus, che ad oggi coinvolge 31 Paesi e più di 4000 istituzioni universitarie, consente agli studenti europei di vivere un’esperienza all’estero della durata variabile da 3 a 12 mesi. Oltre agli Stati membri dell’Unione Europea, sono inclusi Paesi extra UE come Liechtenstein, Islanda, Norvegia, Macedonia del Nord, Norvegia e Turchia, ampliando così le possibilità di scelta per gli studenti.
Il programma non si limita allo scambio di studenti, ma promuove anche lo sviluppo di programmi di studio innovativi e corsi internazionali intensivi, con l’obiettivo di favorire l’apprendimento linguistico e il miglioramento delle competenze comunicative sia scritte che orali. Possono partecipare tutti gli studenti di istruzione superiore, dall’università fino al dottorato di ricerca, purché iscritti ad un ateneo aderente al programma Erasmus e con l’assicurazione del riconoscimento accademico del percorso svolto all’estero.
È importante sottolineare che gli studenti del primo anno non possono accedere al programma: la mobilità è pensata per chi ha già una base formativa consolidata. Il requisito linguistico è fondamentale: gli studenti devono dimostrare un livello adeguato di conoscenza della lingua del Paese ospitante, spesso certificato dai Centri Linguistici di Ateneo (CLA). Per sostenere le spese vive (vitto, alloggio, trasporti), la Commissione Europea eroga borse di studio che variano a seconda della destinazione e delle necessità specifiche degli studenti.

Per partecipare al bando Erasmus 2025/2026, gli studenti devono essere cittadini europei, iscritti in università che aderiscono al programma, non essere matricole e non aver già usufruito di una borsa Erasmus in precedenza. Inoltre, la conoscenza della lingua del Paese ospitante è essenziale. La candidatura avviene interamente online tramite la piattaforma dell’università di appartenenza, entrando nell’area riservata e completando l’iscrizione al bando Erasmus Mobilità Studio. Successivamente, si deve compilare un modulo elettronico con tutti i dati richiesti e allegare la documentazione necessaria.
L’università valuta i candidati sulla base dei crediti formativi universitari (CFU) acquisiti e dei voti riportati, analizzando anche le attività e le prove sostenute. I bandi vengono pubblicati periodicamente e seguono il calendario dei semestri accademici europei. Il progetto Erasmus Plus è coordinato dalla Commissione Europea, con il supporto dell’Agenzia per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura e delle Agenzie Nazionali presenti in ciascun Paese partecipante. La Commissione Europea definisce le linee guida, gestisce il bilancio e monitora l’attuazione, mentre le Agenzie Nazionali si occupano di fornire assistenza e informazioni ai candidati e alle istituzioni universitarie.
Un’importante novità riguarda il Regno Unito, una delle mete più ambite dagli studenti Erasmus fino al 2020. Con la Brexit, il Paese ha lasciato il programma Erasmus, causando una significativa riduzione delle opportunità per gli studenti italiani e europei desiderosi di migliorare la propria conoscenza della lingua inglese in contesti accademici britannici.
Tuttavia, il Regno Unito ha già annunciato l’intenzione di sviluppare un proprio programma di scambi universitari, indipendente dall’Erasmus, che potrebbe in futuro aprire nuove possibilità di collaborazione anche con le università italiane. Nel frattempo, il progetto Erasmus Plus ha ampliato la gamma di destinazioni extra-europee, consolidando accordi con vari Paesi per garantire un ventaglio sempre più ampio di opportunità agli studenti.