L’avvio dell’anno scolastico 2025/26 ha portato con sé una delicata questione che riguarda il pagamento degli stipendi per il personale con contratto di supplenza breve.
Nonostante le rassicurazioni fornite dal Ministero dell’Istruzione, persistono ritardi nel versamento delle retribuzioni, una problematica che continua a generare preoccupazione tra i lavoratori della scuola. Tuttavia, grazie a un importante stanziamento finanziario, è stato annunciato un impegno concreto per risolvere la situazione entro dicembre.
Ritardi negli stipendi dei supplenti brevi e immissioni in ruolo
Come emerso durante la recente riunione tra Ministero dell’Istruzione e sindacati, i ritardi nei pagamenti degli stipendi per il personale con contratti di supplenza temporanea sono una realtà ancora presente, anche per i docenti neoimmessi in ruolo. Il sindacato Anief ha riferito che, nonostante le difficoltà, il Ministero ha garantito la copertura finanziaria necessaria per saldare gli arretrati entro la fine dell’anno.
Per i docenti appena assunti a tempo indeterminato, il sindacato ha sottolineato che un ritardo nel pagamento può dipendere da contratti “in trasmissione”: in questi casi, possono trascorrere fino a 60 giorni dall’attivazione del contratto prima che lo stipendio venga erogato. Tale tempistica, seppur lunga, non deve destare allarme ma rappresenta una fase tecnica della procedura.
I ritardi più frequenti sono attribuibili alle complesse operazioni di inserimento delle decurtazioni per assenze nel sistema gestionale. Queste procedure, attualmente oggetto di revisione, sono al centro di un processo di semplificazione volto a velocizzare il pagamento degli stipendi dovuti. Il Ministero, insieme ai sindacati, sta lavorando per ottimizzare i flussi amministrativi e garantire una maggiore tempestività nelle erogazioni.

Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha espresso con fermezza la posizione del sindacato riguardo a questa situazione critica: «In un momento di grande difficoltà economica, non è accettabile che migliaia di lavoratori della scuola debbano attendere settimane o mesi per ricevere ciò che spetta loro di diritto». Pacifico ha quindi rivolto un appello al Ministero dell’Istruzione e al Ministero dell’Economia e delle Finanze affinché accelerino tutte le procedure amministrative e garantiscano la piena regolarità nei pagamenti, fondamentale per assicurare la dignità e la serenità del personale scolastico.
L’anno scolastico 2025/26 segna anche l’introduzione di un’importante innovazione nel sistema di gestione delle supplenze temporanee. Il Ministero ha infatti attivato un cruscotto digitale dedicato al monitoraggio delle supplenze brevi e saltuarie, uno strumento pensato per supportare le istituzioni scolastiche nelle attività di rilevazione, consultazione e analisi dei dati relativi a queste tipologie di incarichi.
Questa misura mira a migliorare la trasparenza e la gestione delle supplenze, consentendo agli enti coinvolti di avere una visione più chiara e puntuale delle esigenze e delle risorse impiegate. Il cruscotto rappresenta un passo avanti verso una maggiore efficienza amministrativa, con l’obiettivo di evitare disagi e ritardi nelle procedure di pagamento.
L’attenzione del Ministero e dei sindacati resta alta, con la consapevolezza che il corretto e tempestivo pagamento degli stipendi è un elemento fondamentale per il buon funzionamento del sistema scolastico e per il rispetto dei diritti del personale educativo e amministrativo.

