Oltre gli 80 € e i 30 minuti di internet gratis: le 5 proposte che potrebbero fare i politici per comprarci davvero

I politici, si sa, sono soliti promettere cose che non possono mantenere e dare contentini agli elettori. Ecco 5 proposte che potrebbero fare davvero per avere per sempre il nostro voto

Non è certo una novità che i politici tentino di comprare l’elettorato. Succede di solito quando dovrebbero lavorare su qualcosa di serio ma non lo stanno facendo e scelgono la via più semplice per accaparrarsi voti, grazie a proposte che starebbero bene in bocca a Giorgio Mastrota. Lo sappiamo, è da qualunquisti e populisti dire “tutti i politici” perché sono evidenti le differenze tra destra e sinistra nel gestire le necessità del paese, eppure tutti prima o poi ricorrono all’offerta speciale 3×2.

Che sia l’ignobile compravendita di voti in cambio di generi alimentari o soldi cash in stile mafioso, che siano gli 80 € di Renzi in busta paga, la promessa del reddito di cittadinanza a 5 stelle o i 30 minuti di internet gratis di Di Maio,  prima o poi sembra inevitabile che il premier di turno dia un contentino ai suoi cittadini, per farli stare buoni.

Noi non ci stiamo, vogliamo di più. È una vita che vediamo le televendite sui canali miseria a orari improponibili e ormai sappiamo riconoscere il prodotto che vale dalla sòla. Ecco alcune proposte che di sicuro ci potrebbero comprare e di sicuro sarebbero sostenibili per lo Stato:

1) Il ricongiungimento dei calzini spaiati

Tutti noi abbiamo visto scomparire un calzino almeno una volta. Non servono appelli sui social, la disperazione non aiuta: serve l’intervento dell’Esercito che possa istituire una task force dedicata al ritrovamento dei calzini spariti, che possano essere ricongiunti ai loro cari.

 

2) Il bonus accendini persi

Gli accendini persi  purtroppo non sono più rintracciabili, ma grazie all’app del governo, ogni volta che essi spariscono, lo Stato ci rimborsa. Per i musicisti si può parlare anche del rimborso dei plettri scomparsi nel nulla. Per i lettori, il ritorno dei libri prestati e mai più resi, così come i CD, i DVD e tutte le altre cose di nostra proprietà che il fato avverso ci ha voluto sottrarre.

 

3) Il primo spritz del venerdì sera offerto dal Governo

Easy as it seems: è venerdì, molti finiscono di lavorare e si fiondano a fare aperitivo. Anziché proibire, megli contribuire al benessere del cittadino offrendogli il primo spritz del weekend, così che egli possa fare un brindisi al Governo e la rielezione è assicurata.

 

4) Un giorno di SPA al mese in busta paga

Lavori? Hai diritto alla SPA: massaggi, percorsi su pietre benefiche, cascate di acqua rigenerante, terme, idromassaggio, prosecco e ripresa generale di anima e corpo, così da tornare freschi come una rosa a lavoro, ringraziando il Ministro e il Padrone.

 

5) Il ritorno del Festivalbar itinerante

Le piazze d’Italia hanno bisogno del carrozzone dei cantanti coi loro tormentoni estivi, solo così la gente rinizierà a uscire la sera senza paura del cattivone che viene da lontano. Tutti a ridere e ballare, alla faccia di chi ci vuol male. Casomai finito il Festivalbar facciamo anche un giro di Karaoke.

 

BONUS: L’Italia che entra direttamente ai Quarti di Finale di Russia 2018

Arriva Giuseppe Conte in tv e dice: “Abbiamo scherzato, l’Italia non poteva battersi contro Panama o Islanda per manifesta superiorità, quindi abbiamo deciso di iscriverci al torneo dai quarti di finale in poi. Forza azzurri!” E via tutti a tirare fuori il tricolore, l’unica arma che può battere la morte.

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