Prosegue l’allerta alimentare legata a un sospetto caso di contaminazione da botulino che coinvolge un prodotto molto diffuso e apprezzato: i friarielli alla napoletana.
Nel corso della settimana di Ferragosto, il Ministero della Salute, insieme a diverse catene di supermercati, ha emesso numerosi richiami di prodotti alimentari, tra cui filetti di acciughe, caffè, integratori, salumi, formaggi e persino caramelle gommose. Tra questi, spicca il richiamo precauzionale di un lotto di friarielli a marchio Terra Mia, sospettati di essere contaminati da botulino.
Richiamo precauzionale per i friarielli Terra Mia
Il Ministero della Salute ha ufficializzato il richiamo di un lotto specifico di friarielli alla napoletana, prodotto da Ciro Velleca Srl di Amura Stefano, con sede a Scafati (via Cangiani 16, provincia di Salerno). Il lotto interessato è il numero 280325, contenuto in vasetti di vetro da 1 chilogrammo, con termine minimo di conservazione (TMC) fissato al 28 marzo 2028. La decisione è stata presa in via cautelativa per un sospetto rischio di botulismo alimentare, una grave intossicazione causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Il richiamo segue di pochi giorni analoghi provvedimenti su altri marchi di friarielli, come Vittoria e Bel Sapore, anch’essi sospettati di contaminazione e già oggetto di precedenti ritiri dal mercato.
L’attenzione delle autorità resta alta, vista la gravità della situazione e la potenziale pericolosità del batterio, che può causare sintomi neurologici severi e, in casi estremi, esiti fatali. Il richiamo dei friarielli Terra Mia è strettamente connesso a un focolaio di botulismo alimentare che ha colpito la provincia di Cosenza, nel comune di Diamante. Qui, purtroppo, si sono registrati due decessi e circa dieci ricoveri ospedalieri, a seguito del consumo di alimenti sospetti contaminati. Un episodio simile è avvenuto a Cagliari, dove diverse persone hanno subito un’intossicazione dopo aver mangiato un panino acquistato presso un food truck.

In entrambi i casi, la tossina botulinica ha manifestato rapidamente i suoi effetti, confermando la necessità di un monitoraggio rigoroso e di una tempestiva azione di richiamo. Il Ministero della Salute ha intensificato i controlli e le comunicazioni pubbliche per prevenire ulteriori casi. L’attenzione è rivolta non solo ai prodotti già segnalati ma anche a quelli affini, in modo da assicurare la sicurezza dei consumatori e limitare la diffusione del rischio. Oltre ai friarielli, la settimana di Ferragosto ha visto il richiamo di molte altre referenze alimentari, alcune delle quali molto popolari:
- Filetti di acciughe e alici, con segnalazioni per possibili contaminazioni microbiche o difetti di confezionamento;
- Caffè Gimoka, ritirato per problemi legati all’etichettatura o alla possibile presenza di corpi estranei;
- Integratore di ashwagandha, richiamato a causa di difformità nella composizione dichiarata;
- Salame e diversi tipi di formaggi, per sospette contaminazioni batteriche o problemi di conservazione;
- Merluzzo impanato Carrefour, richiamato per rischio di allergeni non dichiarati;
- Caramelle gommose al muscimolo, oggetto di verifica per la composizione degli ingredienti;
- Mozzarella prodotta da Granarolo, richiamata per sospetti problemi di sicurezza microbiologica;
- Slushie e latte di capra, ritirati per problemi di qualità e sicurezza alimentare.
Questi richiami testimoniano la complessità e la delicatezza della catena alimentare, soprattutto in periodi di alta domanda come quello estivo, quando la conservazione e la gestione dei prodotti devono essere particolarmente rigorose per evitare rischi per la salute pubblica. Le autorità sanitarie, anche grazie alla collaborazione con i produttori e la grande distribuzione, continuano a monitorare la situazione con attenzione per tutelare i consumatori.