La pubblicità di Checco Zalone contro la SMA è un esempio di comunicazione intelligente

Le pubblicità volte a sensibilizzare gli italiani a donare per la ricerca contro le malattie, difficilmente strappano un sorriso. Di solito hanno il volto di un qualche attore che con un’espressione seria in volto, enuncia in tono greve tutte le problematiche legate a una patologia, per muovere il cuore dei telespettatori, complice anche una musica strappalacrime di sottofondo.

Poi arriva Checco Zalone e fa la rivoluzione. Non si era mai visto uno spot così allegro e divertente che parli di una malattia come la SMA, l’atrofia muscolare spinale. Nel video, Checco è il tipico italiano medio la cui vita viene sconvolta dall’arrivo nel suo condominio di Mirko, un bambino affetto dalla SMA. Mirko però non è il tipico ragazzino da pubblicità, tutto occhioni e sorrisi, e i due entrano subito in competizione: la sedia a rotelle che va a sbattere contro la macchina nuova, il rumore dei videogiochi la notte, l’ingombro per le scale e alla fine il parcheggio riservato per i portatori di handicap. Checco non ce la fa più e minaccia il ragazzino di donare un sacco di soldi alla ricerca contro la SMA, così magari lui un giorno guarisce e gli può fare un mazzo tanto.

 

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Si ride, si entra in empatia sia con Mirko che con Checco e alla fine non si può non applaudire l’inventiva di Zalone, che al posto del pietismo sceglie la commedia e si rende protagonista di un esempio di comunicazione intelligente, che coglie nel segno. I numeri parlano chiaro: lo spot è stato postato sulla pagina Facebook dell’attore domenica 25 settembre alle ore 9, e in un giorno ha fatto 50.000 like  e altrettante condivisioni. Su Youtube, 112.000 visualizzazioni in un giorno. Numeri davvero importanti, che dovrebbero essere letti anche dal ministro Beatrice Lorenzin, dopo la campagna tutta sbagliata sul Fertility Day e dopo la pezza peggiore del buco, in cui ha invitato i creativi a lavorare gratis per lo Stato.

I cittadini, se sensibilizzati con intelligenza, bravura e talento, rispondono all’appello. La paura o la pietà non funzionano più, fortunatamente, e noi ringraziamo Checco Zalone per averci mostrato un nuovo modo per parlare di una malattia tanto disabilitante.

La cosa più importante: il numero per inviare un SMS per aiutare la ricerca è il 45599, attivo dal 25 settembre all’8 ottobre.

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Simone Stefanini

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