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Roberto Baggio, un campione

Un ricordo da togliere il fiato. 21 settembre 1986, in Fiorentina-Sampdoria il Divin Codino Roberto Baggio fa il suo esordio in campo nella massima serie con la maglia della Viola e dà inizio alla leggenda. Una storia fatta di sofferenze prima ancora che di gioie. Pensate che a due giorni dalla firma del contratto con la Fiorentina si rompe il ginocchio destro ed è costretto a mettere 220 punti di sutura per rimettere a posto la gamba. E questo, prima ancora di diventare un mito.

Roberto Baggio nella Fiorentina

Roby Baggio è stile ed eleganza. I video dei suoi goal sarebbero da mandare in loop nelle gallerie d’arte.  Ne ha fatti 205 in Serie A con le maglie di Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia, ne ha fatti 27 in Nazionale e secondo un sondaggio web della FIFA è risultato il quarto miglior calciatore del XX secolo dietro a Maradona, Pelé e Eusébio.

Un esempio su tutti: Napoli – Fiorentina del 1989: Baggio parte dalla sua area, salta due difensori, mette a sedere il portiere e deposita in rete, davanti ad un Diego Armando Maradona attonito.

 

 

Lo stesso Maradona che gli confezionerà un assist pregevole, mandandolo in goal nella Partita per la Pace del 2014 in cui i campioni del passato giocano insieme per beneficienza. Maradona-Baggio. Da lacrime, a ripensarci.

Nel 1994 Roberto Baggio è un monumento, è il simbolo della Nazionale che sta per andare a giocarsi il Mondiale negli Stati Uniti. Non finirà bene, ma prima di partire per gli USA è il protagonista di una pubblicità della IP. Era ancora il tempo in cui i calciatori non erano dei grandi attori o dei personaggi in grado di dominare ogni mezzo di comunicazione. Così Corrado Guzzanti ne fece una parodia da piegarsi in due dalle risate, nella mitica trasmissione di Tunnel di RaiTre. Lo vediamo alle prese con una frase di quelle semplici semplici, che non riesce proprio a dire. Keywords: benzina, IP, settimana, un milione.

 

 

E che dire di quando pure Holly e Benji, il famoso anime giapponese sul calcio (quello con i campi da gioco di un chilometro e la palla che una volta calciata si deformava raggiungendo la velocità di un jet supersonico) gli tributò una comparsata in versione cartone animato, chiaramente doppiato? “Ma sei impazzito? hai rischiato di far male a Roberto Baggio!”

 

 

Anche Madonna rese omaggio a Roby Baggio esibendosi nella data romana del suo Blonde Ambition Tour del 90 con la maglia del Divin Codino, in pieno Mondiale italiano che alla fine non ci regalò troppe notti magiche. Arrivammo terzi e vinse la Germania, una combo difficile da digerire. Poi ci siamo vendicati (ricordate il 2006?).

 

Madonna con la maglia di Baggio

E per capire a fondo quanto sia ancora amato in tutto il mondo, basta dare un’occhiata a questo documentario del 2010, “Io che sarò Roberto Bagg10” di Stefano Mordini, in cui incontra Messi negli spogliatoi del Barcellona di Guardiola e gli dà qualche consiglio. Perché lui può.

 

 

Perché lui, dopo 7 operazioni al ginocchio, col Brescia faceva questi goal qui.

 

Roberto Baggio, il migliore di tutti
Simone Stefanini

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