Society
di Elisabetta Limone 21 Ottobre 2020

Le dipendenze degli italiani: droghe, fumo e alcool ai primi tre posti

Le droghe esercitano una certa fascinazione sugli italiani: ne fanno uso milioni di cittadini, circa il 10% della popolazione.

Il tema delle dipendenze continua ad essere particolarmente sentito in Italia. E problematico, sotto certi punti di vista, per giovani e giovanissimi. I numeri, raccolti da Gaming Report, sono piuttosto allarmanti. Ai primi posti spiccano i sempreverde vizi del fumo, delle droghe e dell’alcool. Le droghe, soprattutto, continuano ad esercitare una certa fascinazione sugli italiani. Ne fanno uso milioni di cittadini, circa il 10% della popolazione, che ha ammesso di aver assunto almeno una volta nell’ultimo anno una sostanza illegale. Domina la cannabis, ma la cocaina registra, purtroppo, comunque grosse percentuali. Il fumo è poi onnipresente: il 33% dei fumatori è di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Le fumatrici, invece, per il 20,8% dei casi hanno tra i 55 e i 59 anni. Anche l’alcool registra grossi consensi. Soprattutto in anni recenti, dove si è ripreso le scene a differenza degli ultimi decenni. Se il vino ha vissuto un periodo di diminuzione, le bevande alcoliche hanno trovato nuova linfa registrando un grosso aumento anche a distanza dai pasti. Una piaga in tutto e per tutto, che rischia di creare danni ancor maggiori a chi ne fa uso. A seguire, fuori da questa particolarissima top three, spiccano le dipendenze da social network, pornografia, shopping compulsivo e smartphone: gli studi sul tema evidenziano che usano i moderni cellulari sempre più persone, almeno in media per due ore e mezzo giornaliere. Un 20% di utenza arriva addirittura a quattro ore di utilizzo.

Almeno dalle prime griglie, come si può notare, non spicca il gioco d’azzardo. La ludopatia rientra tra le dipendenze, ma necessità di chiarezza. Roberta Pacifici, all’interno del rapporto Istisan 18-5, ha spiegato come il GAP occupi in realtà l’ultimo posto, fanalino di coda dopo tabacco, droghe, doping, alcol, disturbi del comportamento. Seppur le occasioni di gioco siano aumentate, la maggioranza dei giocatori italiani non ha rapporti problematici col gioco. E chi li ha, generalmente presenta comorbilità con altre dipendenze, su tutte l’alcol e le droghe. Sono 8 milioni gli italiani ad aver problemi con l’alcol a fronte dell’esiguo 1,5 milioni di giocatori, non ludopatici, che ammontano al contrario a 24.000 in tutto il Paese.

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