Amici, per quanto viviamo in tempi bui, che i media hanno reso ancora più plumbei, scegliendo di esasperare il clima di tensione sociale globale, la crociata che state facendo contro la pubblicità del Buondì Motta è davvero insensata.
La clip firmata dalla famosa agenzia Saatchi & Saatchi decide finalmente di rompere con gli stereotipi della famigliola felice che si ingozza di merendine tra una carezza e un sorriso, nel prato della villa padronale in cui abitano, un momento prima di recarsi felici in ufficio. Quando la figlia chiede alla madre una colazione “leggera ma decisamente invitante che possa coniugare la mia voglia di leggerezza e golosità”, lo scetticismo della signora si manifesta con un colmo: “Possa un asteroide colpirmi”.
In quel mentre, un asteroide delle dimensioni di una Smart cade dal cielo e la uccide istantaneamente, sotto gli occhi della bambina. Poi appare la schermata La pubblicità riprenderà il più presto possibile, con la merendina Buondì Motta in sovra impressione. Stessa roba per il padre, che cerca la madre già perita sotto l’asteroide e che merita la stessa fine.
Musica latino americana, suoni di meteoriti infuocati e via, col sorriso verso la prossima pubblicità. E invece no. Avrete notato che sui social (che palle ‘sti social) si è scatenata una shitstorm mostruosa nei confronti della Motta, rea di aver ucciso una mamma in una pubblicità, sotto gli occhi della figlioletta. La satira, neanche lontanamente pervenuta, e invece sta proprio lì la chiave di lettura.
Per decenni abbiamo subito l’invasione catodica delle famiglie felici che abitano sulla riva del ruscello, di fronte a un mulino bianco e che quando si svegliano non hanno mai sonno arretrato, né l’hangover, sono subito pimpanti per affrontare una giornata magnifica a scuola o a lavoro, luoghi in cui la mamma di solito non va. Lei fa la casalinga e prepara la merenda agli elementi produttivi della famiglia. Sdoganarsi da questa immagine irreale è ben più interessante che aderirne e la pubblicità del Buondì Motta lo fa con uno humor nero a cui non siamo più abituati.
Non ricordate gli spot del Vivident Blast, più inquietanti di un corto di David Lynch, in cui il padre confessava al figlio di essere sua madre e il figlio contro-confessava di essere una marionetta ia ia oh. La guardavi una volta e dicevi WTF ho appena visto?, poi ti entrava sotto pelle e diventava un innocuo tormentone che alzava l’asticella del surreale in tv.
Quando ci preoccupiamo per i bambini e li prendiamo come pretesto per battaglie moralizzatrici tutte nostre, non ci ricordiamo quanto da bambini siamo stati elastici, curiosi e per niente avvezzi alla censura. La mamma (e il babbo) colpiti da un asteroide fanno ridere e al contempo distruggono l’immagine family oriented della pubblicità delle merendine, che dagli anni ’80 ha creato milioni di promesse disattese. Oppure siete ancora troppo presi bene dall’acqua che fa fare plin plin, dalle particelle di sodio dal nome buffo, da Tarzan che non si sveglia senza le gocciole e dagli studenti fuoricorso che amano pulire il bagno, dalle donne mezze nude che siliconano docce o che non sanno parcheggiare e da tutte quelle immagini che dopo un martellamento quasi subliminale, hanno contribuito a creare l’educazione di massa?
Noi abbiamo voglia di andare avanti.
EDIT: Un appunto per i buontemponi dell’internet, che per essere originali augurano la morte della figlioletta: ella non viene colta da un asteroide semplicemente perché sono sua madre e suo padre che lo tirano giù col loro spergiuro. Anche il surreale ha una propria logica interna.
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