Society
di Simone Stefanini 20 Dicembre 2017

Il sindaco di Como che multa i poveri per non turbare lo shopping natalizio

L’ordinanza che impedisce di fare beneficenza ai senzatetto e li multa se chiedono un aiuto è assurda

L’immagine non mostra Como, foto © FaceMePLS  L’immagine non mostra Como, foto © FaceMePLS

 

Questi i fatti, come riportati dall’Ansa: due agenti della polizia di Como pare abbiano impedito a un gruppo di volontari di portare la colazione ai senzatetto che dormono per strada, sotto il portico dell’ex chiesa di San Francesco, nella città lombarda. I poliziotti sembra abbiano fatto rispettare con rigore l’ordinanza su decoro urbano firmata dal sindaco Mario Ladriscina (coalizione composta da Forza Italia, Lega e Fratelli D’Italia). L’ordinanza durerà 45 giorni e vieta di mendicare in forma statica o dinamica, pena sanzioni dai 50 ai 300 € per i senzatetto e il sequestro cautelare dei mezzi per mendicare.

Semplifichiamo i fatti per analizzarli meglio: un sindaco a capo di una coalizione di centro destra ha deciso di nascondere la povertà durante il periodo natalizio, per rendere lo shopping delle feste più gradevole ai cittadini. Per attuare questa strategia, ha deciso di vietare ai volontari di aiutare i poveri e di multare questi ultimi, requisendo loro il cappello o il piattino per le offerte.

Avete letto bene: multa ai clochard, ai senzatetto, a quegli esseri umani che per un motivo o per un altro vivono per strada e che rimangono in vita solo grazie al volontariato e alla beneficenza. Esseri umani al pari nostro, che dolore doverlo ribadire ogni volta, che hanno avuto un’infanzia come la nostra e sanno bene cosa sia il Natale, quello dei ricordi e quello da soli, da vivere in una situazione d’indigenza.

Qualche consiglio sparso e di certo non richiesto al Sindaco di Como: la povertà non va nascosta sotto il tappeto come la polvere quando arrivano gli ospiti nel salotto buono. Vanno stanziati fondi, creati mezzi e agevolazioni per rendere la vita dei più poveri quanto più dignitosa possibile.

L’ordinanza del suo Comune è quanto di più lontano da ogni spirito natalizio (che in soldoni dovrebbe essere lo spirito di umana fratellanza), sia esso cattolico o quello consumistico dei film americani pieni di buoni sentimenti. Va contro ogni morale e è in sostanza un provvedimento anti-umano.

Multare i poveri per non importunare i ricchi (semplificazione quantomai efficace) è fuori da ogni logica che non sia quella dello Sceriffo di Nottingham nel classico Disney Robin Hood, ma qui in ballo c’è la vita reale. Di certo, quando ha firmato l’ordinanza non ha pensato al clamore a livello nazionale che quell’emendamento sfortunato avrebbe portato con sé, ma fortunatamente viviamo in un’epoca in cui l’iperconnessione porta alla conoscenza delle ingiustizie sociali che in un altro momento sarebbero passate sotto silenzio.

Giusta la denuncia dei volontari del gruppo WelCom, giuste le manifestazioni contro il Sindaco e un’ultima, breve  riflessione generale: avere meno soldi in tasca per comprare le cose non ci deve far diventare più stronzi nei confronti di chi stenta a vivere, altrimenti come ne usciamo dalla crisi, quella vera?

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