Cosa ci è successo? È indubbio quanto la tecnologia ci abbia cambiato, abbia modificato il nostro modo di rapportarci alle persone e a noi stessi, abbia mutato le nostre abitudini. Qualche esempio? Ok.
Quanti di voi, prima di andare a letto, guardano per l’ultima volta lo smartphone alla ricerca di qualche nuovo messaggio su Whatsapp o qualche nuova interazione su Facebook?
Quanti di voi dormono con lo smartphone acceso, senza nemmeno togliere il volume?
Quanti di voi al ristorante mettono lo smartphone sul tavolo e lo usano ripetutamente durante la cena?
Quanti di voi, quando escono in gruppo e in una situazione romantica e durante i silenzi armeggiano sullo smartphone?
Potremmo andare avanti all’infinito, lo sappiamo che siete/siamo in tanti.
Non stiamo qui a fare la solita tiritera del si stava meglio quando ci si chiamava coi sassolini alla finestra o quando ci si annoiava col silenzio invece che guardando i video su YouTube. Ogni momento storico ha la sua griglia di vizi, virtù e valori, ai quali tornare nostalgicamente quando verranno soppiantati da quelli nuovi. Il problema, casomai, è capire quanto siamo dominati dalla tecnologia e quanto invece ce ne serviamo per semplificarci la vita di tutti i giorni.
Queste illustrazioni di Jean Jullien spiegano più di mille saggi sociologici ciò che sta accadendo nelle nostre vite, quando abusiamo della tecnologia senza nemmeno accorgercene.
[via ufunk.net]
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