22 anni fa, negli Stati Uniti andava in onda il primo episodio di Friends. Detto così fa un po’ impressione, perché se eravate teenager a quel tempo, oggi siete qualcosa in più che adulti.
Vi ricordate il pilota della serie tv della NBC scritta da David Crane e Marta Kauffman? Quello in cui Ross comunica agli amici Joey, Chandler e Phoebe e alla sorella Monica che il suo matrimonio con Carol è fallito perché lei ha scoperto di essere lesbica, ma poi lui incontra Rachel, della quale era invaghito ai tempi del liceo, anche lei fuggita da un matrimonio e scoppia la prima scintilla? Ok. Qui sotto ci sono i primi dialoghi dei protagonisti e mentre li guardiamo ci vengono in mente due cose:
Preparate i fazzoletti e godetevi la scena, che oggi potete rivedere su Netflix insieme a tute e 10 le stagioni.
Per la prima volta una serie tv mostrava tutti gli aspetti della convivenza con gli amici: gli amori, gli svacchi, le lunghe sedute sul divano di fronte alla tv col cibo del take away, le avventure tragicomiche, i successi e i fallimenti lavorativi dopo la scuola, con un realismo e un umorismo del tutto nuovi. Già la sigla, scritta dagli autori e da The Rembrandts era un piccolo gioiellino d’innovazione e di montaggio. Negli anni è stata declinata in tutte le salse, ha avuto molti omaggi e pure molte parodie. La versione senza musica qui sotto è molto divertente e al tempo stesso estraniante, ad esempio.
Ma è davvero poca cosa in confronto alla prossima, in cui i gerarchi nazisti sono ritratti in stile Friends, con la musica e le pose simpatiche. Il titolo, manco a dirlo, è R.E.I.C.H.
Anche se la preferita di molti è quella in cui Peter Griffin deve evadere da una prigione in cui è rinchiuso a caso e per farlo aspetta i 5 battiti di mani del pezzo dei Rembrandts per aprire spaccare un tubo con un sasso. Icona.
E vi abbiamo già fatto vedere l’ultimo omaggio, a dire il vero ben più inquietante degli scherzi qui sopra, in cui la sigla di Friends è stata reinterpretata dagli hipster che non ce la fanno proprio a staccarsi dai telefonini, nonostante vivano con i loro amici con i quali non parlano. Ecco perché ci manca Friends. Più che per le battute con le risate in studio, più che per i personaggi caratterizzati benissimo, più che per la trama, perché è un teletrasporto totale al momento in cui siamo cresciuti, in cui ci siamo staccati dai nostri genitori ed abbiamo iniziato a vivere la nostra vita. Poi va da sé, i ragazzini si innamoravano di Jennifer Aniston, si eccitavano con Courtney Cox e si facevano matte risate con Lisa Kudrow mentre le ragazzine, ehm, amavano la simpatia di David Schwimmer, Matt LeBlanc e Matthew Perry.
Di Friends siamo sicuri sappiate tutto, ma magari queste curiosità vi sono sfuggite: in media servivano 5 ore per portare a termine un episodio, nella prima stagione ognuno dei sei personaggi principali prendeva 22.000 dollari per episodio, nell’ultima invece il cachet era arrivato a 1 milione di dollari per episodio. Lisa Kudrow aveva paura delle papere, Il personaggio di Ross è stato 29enne per tre anni di seguito, Ellen DeGeneres ha rifiutato il ruolo di Phoebe e quando la serie è finita, ogni membro del cast ha portato via un pezzo del marciapiede davanti al Central Perk come ricordo.
E poi parliamoci chiaro: Friends è stata la prima serie tv a sconfiggere la friendzone, a sfatare la regola aurea “mai fare sesso con la coinquilina“, a mostrare (oh my god) il matrimonio tra amici. Di conseguenza, a farci credere che sposarsi non sia quella cosa rigida, fredda e innaturale che abbiamo visto troppo spesso nei nostri genitori e che una storia d’amore non debba sottostare a nessuna regola, tranne quella dell’amore stesso. Ricordiamoci che era il 1994, Kurt Cobain si era sparato da pochi mesi e la nostra fiducia negli adulti non è che fosse proprio al top. Friends è stato l’ottimismo, il colore nel bianco e nero di un decennio difficile, che ha contribuito a spazzare via la depressione post anni 80 e che ha cambiato il costume dei giovani di tutto il mondo. Una società poteva essere anche basata sull’amicizia.
Vi pare poco?
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