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“Follow the paintings”, il documentario che racconta come la criminalità sfrutta l’arte

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Follow the money. Segui i soldi, e di solito troverai quello che stai cercando: è una buona regola in ogni inchiesta giornalistica. Ma succede anche che i soldi, nel 2016, non siano più il modo migliore per trasferire valore. Troppo tracciabili. Molto meglio le opere d’arte: per cui Follow the paintings, segui i dipinti. È questo il titolo del documentario di Francesca Sironi, Alberto Gottardo e Paolo Fantauzzi – con le musiche originali di IOSONOUNCANE – che andrà in onda domenica 18 dicembre alle 23.15 in contemporanea su Sky Arte, SkyTg24 e Sky Atlantic.

Noi di Dailybest abbiamo visto in anteprima Follow the paintings, ed è molto ben fatto, è da vedere. Ed è ben fatto oltre che dal punto di vista del contenuto giornalistico anche per quel che riguarda le scelte di regia e la fotografia, due aspetti più curati rispetto allo standard che siamo abituati a vedere in Italia per video inchieste analoghe.

 

 

Ma che cosa racconterà Follow the paintings?

Di come il mercato dell’arte globale, muovendo ogni anno circa 58 miliardi di euro in transazioni, sia diventato anche uno strumento efficace per le organizzazioni criminali, sopratutto in caso ci sia la necessità di riciclare denaro sporco. Un aspetto che Follow the paintings “esplora per la prima volta attraverso due casi concreti. Il primo riguarda le tracce che legano la criminalità romana, l’eversione nera e l’arte contemporanea, in particolare nella figura di Gennaro Mokbel, per arrivare a Massimo Carminati. Fra regali e “regole del gioco”, offshore e grandi inaugurazioni. Spiegati grazie a testimoni diretti e documenti esclusivi. Il secondo riguarda gli utili della ‘ndrangheta a Milano riciclati sfruttando tele seicentesche“.

 

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Anche nelle inchieste giudiziarie il tema centrale di Follow the paintings, il riciclaggio di denaro sporco tramite le opere d’arte è un aspetto poco approfondito, per cui il nostro è stato un lavoro di inchiesta puro” spiega Francesca Sironi, autrice e regista del documentario.

Ma quali sono i motivi per cui l’arte piace alla criminalità organizzata? “Ci sono almeno tre motivi per cui il mercato dell’arte è interessante per le organizzazioni criminali – continua Francesca Sironi – il primo è il valore delle opere, che è stabilito in maniera sì complessa, ma è anche facilmente manipolabile, si può fare sollevare o far crollare. Il secondo aspetto che piace alla criminalità sono le transazioni molto riservate, quello dell’arte è un ambiente molto protettivo. Infine c’è anche un aspetto logistico: ovvero la possibilità di trasportare e stoccare facilmente opere del valore di milioni di euro“.

In Follow the paintings vedremo così in che modo le grandi organizzazioni criminali utilizzino il mercato dell’arte, con le voci di “attori del mercato ed esperti in tutta Europa. Affrontando i nodi delle perizie, dei pagamenti. Delle valutazioni. Le loro risposte sono attraversate da immagini che aprono ai “dietro la tela” del settore“.

Gabriele Ferraresi

Lavoratore intellettuale salariato

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