La fame di storie è tanta, i network la valutano a seconda dei numeri che le serie tv riescono a fare: se superano la prima stagione significa che sono state apprezzate dal pubblico. Quando i vari Netflix, HBO, Hulu e compagnia ufficializzano la nuova stagione della nostra serie tv preferita facciamo i salti di gioia, condividiamo la news, il trailer, ci segniamo la data, viviamo con impazienza ogni ora che ci separa dalla rimpatriata coi nostri personaggi del cuore per poi arrivare al giorno X e avere due possibilità: conferma o delusione.
Le serie tv belle dovrebbero fermarsi a una sola stagione. È una provocazione, lo sappiamo, ci sono molti esempi di serie tv che si sono protratte per anni con un livello qualitativo alto, ma di solito sono quelle tratte da un’opera letteraria finita oppure che hanno conservato gli stessi showrunner per tutte le stagioni. In ultima analisi, molte di quelle che seguiamo hanno già esaurito l’arco narrativo e allungano il brodo per 10 ulteriori episodi, solo per assecondare la grande richiesta dei fan.
Pensate a Thirteen Reasons Why (13) che finisce con la risoluzione del mistero, a Westworld che culmina con la rivolta delle macchine, a Big Little Lies che termina con la scoperta del criminale. Serie che hanno funzionato e che avrebbero potuto chiudere la loro narrazione, invece di continuare la storia con possibili spiegoni e appiattimento dei personaggi, rischiando di vanificare ciò che di buono hanno dato. Certo, sono illazioni, ma converrete con noi che difficilmente potranno ripetere lo stupore della prima volta e la seconda stagione di Stranger Things ne è l’esempio.
Se il romanzo che si vuole adattare a serie tv funziona per una o due stagioni, non importa centellinare i fatti importanti per diluirlo in quattro o cinque anni. L’ispirazione spesso è momentanea e di anno in anno può svanire, così come l’interesse del pubblico per una storia particolare, col rischio di aver ormai iniziato un racconto e di non vederlo finito o peggio, di sciupare il racconto originario. Dietro la produzione di una serie tv dovrebbe già essere preventivato il momento esatto in cui la storia finirà, senza se e senza ma. Meglio rimanere con la fame che uscire con l’indigestione, non credete?
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