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Oscar 2016, trionfo per di Caprio e The Revenant, sei premi a Mad Max Fury Road

Leonardo di Caprio nel backstage degli Oscar 2016

 

Nella notte sono stati assegnati gli Oscar: all’88esima cerimonia dell’Academy è stato un trionfo per The Revenant, con tre premi – miglior regista Alejandro González Iñárritu, attore Leonardo di Caprio, e fotografia, Emmanuel Lubetzki, qui la nostra recensione del film – Mad Max Fury Road – sei statuette – e il piccolo capolavoro d’animazione Inside Out.

Premiati anche Il caso spotlight – che vince miglior film e migliore sceneggiatura originale – e il commovente Il Figlio di Saul, già premiato a Cannes, che si aggiudica l’award come miglior film straniero.

 

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Tra gli attori finalmente Leonardo di Caprio ce l’ha fatta, portando a casa la statuetta come migliore attore per The Revenant, dopo anni e anni di attese vane e nomination andate a vuoto. Nel discorso di ringraziamento di Caprio ha parlato di un tema che lo appassiona da tempo: il global warming.

Il premio per migliore attrice è andato a Brie Larson per Room. Anche un po’ di Italia tra i vincitori grazie a Ennio Morricone che si aggiudica l’Oscar per la migliore colonna sonora, quella di Hateful Eight, diretto da Quentin Tarantino. Per Morricone è la prima “vera” statuetta, dopo quella ricevuta alla carriera nel 2007.

Quentin Tarantino invece esce come il grande sconfitto dalla cerimonia: Hateful Eight non riceve infatti altri riconoscimenti oltre alla colonna sonora, ma poteva andare peggio, come a Star Wars – Il risveglio della Forza, e The Martian, entrambi rimasti a secco. La concorrenza va detto, era più che agguerrita, ma per il regista di Pulp Fiction era lecito aspettarsi qualcosa di più.

Nel complesso The Revenant aveva ricevuto dodici nomination e ha portato a casa tre statuette mentre Mad Max Fury Road a fronte di dieci nomination ha trionfato in ben sei categorie, quasi tutte “tecniche”. Tra gli attori non protagonisti vince Mark Rylance, per l’interpretazione di Ponte delle Spie, con la regia di Steven Spielberg, e Alicia Vikander, per The Danish Girl.

Tra i documentari vincono A girl in the river: The price of forgiveness (Una ragazza nel fiume: il prezzo del perdono) della regista pachistana Sharmeen Obaid-Chinoy e Amy, che ha visto alla regia Asif Kapadia e James Gay-Rees raccontare la vita di Amy Winehouse.

Per gli effetti speciali award assegnato invece a Ex Machina – qui il nostro racconto di tutti i film premiati con effetti speciali nella storia degli Oscar – e il premio va a Andrew Whitehurst, Paul Nurris, Mark Ardington e Sara Bennet. Miglior corto, Stutterer di Benjamin Cleary e Serena Armitage. Infine miglior canzone a Sam Smith e Jimmy Napes per Writing’s on the Wall contenuta nell’ultimo film di James Bond, Spectre.

Gabriele Ferraresi

Lavoratore intellettuale salariato

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