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Quando Tom & Jerry si suicidarono nel cartone animato più depressivo della storia

Con il termine Creepypasta si intende un racconto horror, di solito virale sui social. Una leggenda metropolitana che prende così tanto piede da sembrare credibile, oppure storie inventate ex novo. Il neologismo viene da copy and paste, cioè copia e incolla, che diventa copypasta e quindi, parlando di cose terrificanti, creepypasta.  Videogiochi maledetti, cartoni animati proibiti, cose di questo tipo.

Proprio di quest’ultimo vogliamo parlarvi. Il 6 novembre 1956, la Metro Goldwyn Mayer distribuì un cartone animato davvero singolare, in cui i protagonisti Tom & Jerry, alla fine si suicidavano. Il titolo era “Blues per un gatto triste”.

Nell’episodio, diventato poi di culto per il suo potere negativo, Tom è un gatto distrutto per un’amore non corrisposto, con una gatta che lo ha ammaliato ma poi gli ha preferito un rivale ben più facoltoso.

Il povero Tom le prova tutte, firma cambiali gigantesche e impegna persino un braccio e una gamba per farla felice, ma i suoi regali sono sempre più piccoli di quelli di Butch, il gatto ricco. Allora si rifugia nel bere e quando è del tutto senza speranza, vede passare la macchina con Butch e la gatta che si sono appena sposati.

Allora si siede sui binari del treno e aspetta. Intanto il nemico-amico di una vita, il topo Jerry, sta guardando tutto dall’alto ed il suo pensiero diventa voce narrante:

“Povero Tom, tra qualche minuto sarà tutto finito e dalla prima volta da quando l’ha incontrata, sarà felice.”

Ma l’epitaffio del topo giunge troppo presto, perché proprio mentre dice “non tutti hanno la fortuna di avere un amore che vuole solo me”, vede passare la fidanzata in macchina con un altro topo, col quale si è appena sposata. A Jerry non resta altro che raggiungere Tom, sedersi sui binari ed attendere il treno che, sempre più vicino, sta giungendo per investirli.

Arriva il fischio del treno, chiusura in nero, THE END.
Uno dei cartoni animati più depressivi e menagrami di sempre. Non abbiamo trovato la versione italiana, ma fortunatamente su YouTube c’è quella originale con lo speaker Paul Frees che interpreta i pensieri di Jerry il topo. Piuttosto raro all’epoca, per anni è stato descritto come l’episodio scomparso di Tom & Jerry e declamato oralmente come, appunto, creepypasta, finché qualcuno non l’ha messo online, a dimostrazione del fatto che non è una leggenda urbana.

Enjoy il finale, si fa per dire:

Simone Stefanini

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