La stagione autunnale offre un’occasione unica per scoprire la vera essenza di Capri, lontano dal turismo di massa e dal lusso sfavillante che caratterizza i mesi estivi. È la Capri fuori stagione, un’isola che svela il suo volto più autentico, fatto di storia millenaria, paesaggi rurali e tradizioni radicate, dove si possono vivere esperienze di grande fascino e profondità.
L’autunno è dunque il momento ideale per riscoprire un’isola che vive di storie antiche, paesaggi incontaminati e tradizioni condivise, una Capri fuori stagione che conquista chi sa guardare oltre le apparenze.
La Capri autentica: tra storia e natura incontaminata
Nel cuore di Anacapri, sul versante nord-ovest, si trovano le rovine di Damecuta, una delle dodici ville imperiali costruite dall’imperatore Tiberio, che proprio sull’isola trascorse gli ultimi anni della sua vita. Le strutture antiche, a picco sul mare, sono una testimonianza preziosa del passato romano, ancora oggi visitabili e immerse in un paesaggio che incanta con le sue scogliere e i terrazzamenti coltivati a ulivi.

La rinascita degli antichi uliveti è uno degli aspetti più affascinanti di questa stagione: da anni infatti si lavora al recupero di questi terreni abbandonati. Dal 2014, sono stati restaurati muretti a secco e terrazzamenti, riportando alla luce un paesaggio agricolo che era stato quasi cancellato dalla natura selvaggia. Grazie a questo impegno, oggi l’isola produce nuovamente olio extravergine di oliva di altissima qualità, con una produzione che supera ormai i 5.000 litri annui, frutto del lavoro di 60 soci appassionati.
Proseguendo lungo via Migliera, che parte da piazza della Pace, si attraversano vigneti e orti che raccontano un’altra storia dell’isola: quella della viticoltura tradizionale caprese Anche la zona intorno alla celebre Piazzetta offre scorci di Capri lontani dal turismo di massa, con botteghe storiche e viuzze silenziose come via Madre Serafina, un passaggio coperto che segue il tracciato delle mura medievali fino al monastero di Santa Teresa. Questa è la Capri seicentesca, fatta di muri imbiancati a calce e basoli di pietra lavica, un dedalo di gradonate e angoli nascosti che raccontano una storia di tradizione e semplicità.
Il sentiero del Pizzolungo, che parte da Punta Tragara, è uno dei percorsi più suggestivi per ammirare la bellezza selvaggia e quasi primordiale dell’isola. Tra scogliere a strapiombo, boschi di pini che sfiorano il mare e panorami iconici come i Faraglioni, Casa Malaparte e l’Arco Naturale, questa camminata di circa due ore regala un’esperienza immersiva tra natura, archeologia e leggenda.
In questa zona si trova anche Villa Lysis, dimora dell’eccentrico conte Fersen, oggi aperta al pubblico come museo e spazio culturale, e la Dimora Storica Villa Pasquale, una vecchia casa colonica immersa nei limoneti, trasformata in guest house e punto di partenza per escursioni in barca verso calette segrete.