Il 25 aprile è il giorno in cui si festeggia la Liberazione dall’occupazione tedesca e, con essa, la fine della Seconda guerra mondiale per l’Italia. Una data simbolo, che coincide con la liberazione di Milano e la sfilata dei partigiani nelle vie della città.
Altrettanto simbolica, però, è la giornata del 29 aprile: la prima domenica dopo la Liberazione, la prima domenica di pace dopo quasi 5 anni.
Per documentare quella giornata, Luigi Ferrario, 30 anni, decide di girare per la città con la macchina fotografica. Ben presto, però, si diffonde una notizia: Mussolini è stato ucciso e il suo cadavere, insieme a quello di Claretta Petacci e di alcuni gerarchi fascisti è esposto in Piazzale Loreto. Ferrario è a poche centinaia di metri, in Corso Buenos Aires e decide di andare sul posto. A Loreto Ferrario fotografa l’assembramento di persone e i corpi appesi al benzinaio del piazzale, poi riprende il suo giro e arriva fino a piazza San Babila, tra sfilate di partigiani, donne sorridenti e carri armati americani.
La raccolta completa delle immagini di Luigi Ferrario si trova sul sito di Lombardiabeniculturali.it, qui sotto trovate una piccola selezione.
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