Dopo un lungo periodo di chiusura e lavori di riqualificazione, è nuovamente accessibile al pubblico. Il percorso, noto per la sua storia militare e per gli straordinari paesaggi alpini, si estende per circa 56 chilometri lungo uno spartiacque suggestivo, con quote che variano dai 600 ai 2.300 metri di altitudine.
Questa via d’alta quota, risalente al Settecento, si conferma oggi come una delle mete più affascinanti per escursionisti e ciclisti appassionati di natura e storia.
Un patrimonio storico-militare di grande rilievo
La Strada dei Cannoni tra la Valle Maira e la Valle Varaita in Piemonte fu realizzata nel XVIII secolo su iniziativa del Regno di Sardegna, all’epoca sotto il dominio della dinastia sabauda, con l’obiettivo di creare un collegamento strategico lungo i versanti montani per difendersi dalle minacce francesi. Originariamente concepita come via per il trasporto di cannoni e materiali bellici lungo il crinale, la strada non giunse mai a essere utilizzata in operazioni militari attive, ma mantenne un ruolo fondamentale di controllo territoriale.
Dal 14 luglio 2025, la Strada è stata riaperta con una gestione sperimentale degli accessi, coordinata dai Comuni interessati. L’accesso pedonale e ciclistico è consentito il lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, mentre il martedì e il giovedì è permesso l’accesso anche ai mezzi motorizzati leggeri come auto, moto e quad. L’ingresso è libero, senza pedaggi o ticket, e non sono presenti varchi controllati, anche se sono stati installati sistemi di conteggio automatici per monitorare il flusso di visitatori e valutare l’efficacia del regolamento.
Il tracciato si presta a essere percorso sia in un’unica giornata da escursionisti esperti, sia suddiviso in più tappe per godere appieno dei paesaggi e delle testimonianze storiche.

- Tappa 1: da Colletta di Rossana a Colle Birrone (23 km, 1.100 m di dislivello positivo, circa 4 ore)
La partenza avviene dalla storica frazione di Colletta di Rossana, nel comune di Busca. Il percorso segue inizialmente la vecchia via della Valmala, passando tra borgate silenziose come Sant’Anna, Pagliero e Chesta, prima di arrivare al Colle Birrone a 1.700 metri, punto panoramico con vista sulle Alpi Cozie. Qui una croce in ferro segna simbolicamente l’inizio della parte più alpina della strada. - Tappa 2: da Colle Birrone al Colle di Sampeyre (15 km, 600 m D+, 3 ore)
Il sentiero prosegue lungo il crinale tra Valle Varaita e Valle Maira, alternando boschi radi e pascoli aperti, con panorami sul Monviso e sulle creste alpine. Si attraversano luoghi storici come il Collet Rusciera, il Colle Rastcias e la Bassa dell’Ajet, con resti di fortificazioni militari che testimoniano il passato bellico della zona. Il Colle di Sampeyre, a oltre 2.280 metri, offre una vista spettacolare sull’arco alpino. - Tappa 3: dal Colle di Sampeyre al Colle della Bicocca (6 km, 100 m D+, 1h15)
Il percorso meno impegnativo ma suggestivo segue il crinale, tra praterie d’alta quota e massi erratici. Si incontrano numerose postazioni militari in rovina, fino a raggiungere il Colle della Bicocca, il punto più alto del tracciato, da cui si gode una vista a 360 gradi che abbraccia le Alpi Marittime e Cozie. - Tappa 4: dal Colle della Bicocca a Elva (10 km, 700 m di discesa, 2 ore)
La discesa conduce al borgo alpino di Elva, passando per pascoli e lariceti, attraversando antiche borgate come Varua, Isaia, Mattalia e Serre. Elva è celebre per la sua chiesa parrocchiale con affreschi medievali e per il panorama sul Pelvo d’Elva e sul monte Chersogno.
