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Le renaissance fair americane sono le ricostruzioni storiche più assurde che ci siano

La ricostruzione di un villaggio alla fiera di Scarborough in Texas.

 

Sicuramente vi sarà capitato di ascoltare Simon & Garfunkel cantare Scarborough Fair, ballata tradizionale dello Yorkshire che parla di una fiera di paese molto nota nel medioevo. La cosa buffa è che la fiera di Scarborough esiste ancora, ma non dove ve la immaginate voi: si tiene ogni anno a Waxahachie, Texas, ed è uguale identica a quella di allora. Peccato che in Texas il medioevo non ci sia mai stato, visto che è stata proprio la scoperta dell’America nel 1492 a porvi fine. Benvenuti nel bizzarro mondo delle cosiddette renaissance fair, una tradizione tutta americana che ogni anno richiama centinaia di migliaia di visitatori rievocando tradizioni che non sono mai esistite.

Le renaissance fair esistono fin dagli anni ’50, quando all’improvviso gli Stati Uniti si scoprirono grandi appassionati di storia grazie al boom dei kolossal in costume. In sostanza, si tratta di festival che replicano più o meno fedelmente le feste di piazza che si svolgevano in Inghilterra ai tempi di dame e cavalieri. Esistono due tipi di renaissance fair: quelle “soft”, che assomigliano più che altro a una specie di Gardaland a tema medieval-rinascimentale, e quelle filologicamente corrette, in cui anche i visitatori devono essere in costume e non possono uscire mai dal personaggio. Come quella a cui vorrebbero partecipare Leonard, Sheldon, Howard e Raj in un episodio di The Big Bang Theory, diventato talmente famoso che sono state create delle action figure con i travestimenti che indossano in quell’occasione.

 

Le action figure di Big Bang Theory dedicate alla loro gita alla Renaissance Fair di Pasadena.

 

I visitatori delle fiere sono chiamati patrons, e possono contare su un’ampia gamma di intrattenimenti. Se avvertono un certo languorino, ad esempio, le opzioni sono numerose: dal banchetto reale, che di solito è su prenotazione, fino alla taverna malfamata, dove potrete degustare pasticcio di interiora di pecora in compagnia di mercenari e briganti (che sono comparse, ovviamente). Non mancano gli workshop di cucina medievale, dove si impara a cucinare piatti prelibati come l’ottimo cigno ripieno, basandosi su ricette di secoli fa.

 

Due avventori entusiasti durante un banchetto.

 

La musica, ovviamente, è un altro aspetto centrale delle renaissance fair: senza la giusta colonna sonora è impossibile creare l’atmosfera. In America esistono decine di gruppi specializzati, che riescono a sbarcare il lunario girando di fiera in fiera: dai Madrigali, un supergruppo con decine di componenti, alle nuove promesse Children Medieval Band, passando per il medieval metal dei Faun e degli In Extremo, importato dalla Germania. Gli appassionati li considerano delle vere e proprie rockstar. Anche equilibristi, giocolieri, saltimbanchi, giullari e acrobati sono presenze fisse e richiestissime.

 

I Tartanic, una delle band più richieste alla Renaissance Fair.

 

L’hobby che andava per la maggiore all’epoca, comunque, era prendersi a mazzate: letteralmente, non in senso figurato. Se la violenza vera non è ammessa alle renaissance fair (per motivi legali, sia chiaro, perché i più integralisti sarebbero dispostissimi a vedere scorrere un po’ di sangue pur di rendere la ricostruzione storicamente più fedele), esistono molte valide imitazioni: quasi ogni fiera ha la sua giostra di cavalieri, che di solito sono stunt-man ben addestrati. In alcuni casi, però, anche i visitatori possono tentare la sorte sfidandosi a vicenda.

 

Due fan in borghese se le danno di santa ragione alla renaissance faire di Stone Tower, in Virginia.

 

Negli ultimi anni moltissimi appassionati di fantasy hanno cominciato a frequentare le renaissance fair in costume da elfo, stregone, centauro, orco e via dicendo.

 

Due aspiranti elfi alla renaissance fair di Ansonia.

 

Le fiere più serie scoraggiano quest’abitudine, così gli amanti del genere hanno deciso di fare di necessità virtù e hanno creato le fantasy renaissance fair, come la Midsummer di Ansonia, in Connecticut. Quando Khaleesi incontra La Spada nella Roccia, insomma.

 

Game of Thrones miete vittime: una simil-Daenerys ad Ansonia.
Marta Blumi Tripodi

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