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Gatti cosparsi di benzina per propagare l’incendio sul Vesuvio? Ovviamente è una bufala

by Marco Villa
12/07/2017
in Web
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C’è un che di poetico nell’eterno ritorno delle bufale sui gatti. Una delle prime bufale della storia di internet, del resto, riguardava proprio loro: erano i bonsai kitten, i gattini fatti crescere direttamente dentro vasetti da degli aguzzini dell’estremo oriente.

Sono passati vent’anni e di colpo i gatti tornano al centro del movimento bufalaro, che nel frattempo ha fatto vistosi passi avanti, diventando fenomeno sempre presente e quasi riflesso involontario in qualsiasi situazione e contesto. Anche nel caso dell’incendio sul Vesuvio: immagini angoscianti, notizie ancora più preoccupanti e poi la classica fake news.

Come si propaga una bufala – Via Next Quotidiano

 

Sì, perché da oggi sta girando su alcuni siti (e ovviamente sui social) la notizia che per propagare gli incendi i presunti piromani avrebbero cosparso di benzina dei gatti e li avrebbero poi liberati nell’area dei roghi, con l’obiettivo di renderli dei vettori dell’incendio stesso.

Raccapricciante, ma falso, perché come sempre non si sa quale sia stato il punto di propagazione della notizia (per mantenere un linguaggio incendiario), ma è abbastanza chiaro come sia arrivata a tanti italiani.

Screenshot dalla pagina Facebook di Leggo, via Next Quotidiano

 

Come riportato da Next Quotidiano, Il Mattino e Leggo sono stati tra i primi a far girare la notizia, che si è poi rivelata priva di fondamento. Ripercorrendo la cronaca recente degli incendi, non è escluso che in alcuni casi i piromani abbiano sfruttato degli animali per appiccare i roghi, ma in caso la modalità non sarebbe stata quella di cospargere di benzina i gatti, ma di legare stracci incendiari alle loro code.

Non è questo il caso, però, visto che sono già arrivate diverse smentite, ad opera di alcuni giornalisti presenti sul luogo e poi anche dalla Guardia Forestale.

Come in altre occasioni, però, la questione resta: la falsa notizia ha raggiunto un gran numero di persone (come dimostrato da like e condivisioni), la rettifica arriverà a tutti? La risposta è ovviamente no e poco importa che in questo caso si tratti di un’informazione non di primissimo piano, perché il meccanismo di diffusione delle fake news è sempre questo. Gatti o non gatti.

Tags: bufalagattinewspiù letti
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