Dailybest.it
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola
No Result
View All Result
Dailybest.it
No Result
View All Result
Home Society

In Giappone si va a scuola di pianto per superare lo stress

by Simone Stefanini
17/10/2018
in Society
0
In Giappone si va a scuola di pianto per superare lo stress

 

Cosa c’è di meglio di un bel pianto per superare un momentaccio, lo stress che dura per settimane, l’insonnia e migliorare in definitiva la propria salute mentale? Probabilmente niente, però non è proprio così semplice. Provate in Italia a prendervi un quarto d’ora in ufficio per piangere a dirotto e poi rientrare a lavorare come se niente fosse: avreste colleghi, capi, corrieri che si trovano lì per caso a fare il capannello per chiedervi cosa sia successo di così tanto drammatico da farvi piangere.

Eh sì, amici cari, il pianto è una di quelle pratiche del tutto naturali, che l’essere umano compie dalla notte dei tempi, eppure ancora oggi è una roba del tutto segreta, intima, difficilmente condivisibile. Se storicamente le ragazze sono intitolate a piangere, per noi maschietti c’è poi un veto di quelli atavici: boys don’t cry, punto e basta. Se ti capita di farlo sul lavoro o a scuola, sei marchiato per tutta la vita di Debolezza, una delle infamie più invalidanti dell’epoca super macho che stiamo vivendo.

 

 

Com’è già capitato innumerevoli volte, fortunatamente quando le cose si fanno buie ci viene incontro il Giappone, con la sua cultura a volte assurda, altre illuminata. La notizia è questa: sempre più aziende e scuole giapponesi stanno invitando dipendenti e scolari a piangere per superare lo stress e stare meglio. Gli esperti consigliano di tirare fuori le emozioni, qualunque esse siano e di esplodere in piati di felicità o tristezza, così da scaricare la tensione e rilassare il sistema nervoso.

 

 

 

Hidefumi Yoshida è un ex professore di liceo che si definisce namida sensei, cioè profesore del pianto. Da 5 anni elargisce lezioni di pianto in scuole e aziende giapponesi, per insegnare a tutti i benefici di una bella pioggia di lacrime di quelle fatte bene. Solo negli ultimi tempi è stato ingaggiato da più  di 100 società, a riprova del fatto che il pianto calmi i nervi più del riso o addirittura del sonno. Grazie ai film strappalacrime, alle canzoni tristi e ai libri drammatici, il pianto è assicurato e se piangiamo almeno una volta a settimana, avremo una vita più serena. Pronti? Via.

 

 

[via]

Tags: giapponenewsStrano
Simone Stefanini

Simone Stefanini

Next Post
Netflix presenta The Final Table, il nuovo cooking show con Cracco e Del Piero

Netflix presenta The Final Table, il nuovo cooking show con Cracco e Del Piero

Articoli recenti

  • Ultim’ora Rai, la conduttrice di punta più amata approda a Mediaset: cosa condurrà
  • Annalisa si è separata dal marito
  • L’Isola dei Famosi, il primo video prima della messa in onda: retroscena mai visto
  • “Sono in crisi”: coppia storica dello spettacolo al capolinea, l’indiscrezione traumatica per i fan
  • Anticipazioni Ritorno a Las Sabinas: Sempre peggio Don Emilio, che richiama anche le sue due figlie
  • Redazione
  • Privacy Policy
  • Disclaimer

Copyright © 2025 Dailybest.it proprietà e gestione multimediale di Too Bee Srl - Via Giovanni Guareschi 39 - 00143 Roma - P.Iva 17773611003 - Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001

Change privacy settings
×
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola

Copyright © 2025 Dailybest.it proprietà e gestione multimediale di Too Bee Srl - Via Giovanni Guareschi 39 - 00143 Roma - P.Iva 17773611003 - Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001