Il ritorno di Tatiana Tramacere nella sua abitazione familiare a Nardò, in provincia di Lecce, segna un momento cruciale dopo l’angoscia e l’incertezza di giorni difficili per la famiglia.
Il padre, Arino Tramacere, ha descritto un quadro di grande fragilità emotiva ma anche di speranza per il futuro, sottolineando come la giovane sia ora al centro di un percorso di recupero e protezione.
Il ritorno a casa di Tatiana e le parole dell’amico Dragos
Il dramma vissuto da Tatiana e dai suoi cari si è concluso con il suo ritrovamento e il ritorno a casa, anche se la via verso la serenità è ancora lunga. Il padre, in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, racconta che la ragazza è rientrata in uno stato di profonda vulnerabilità: “Era dimagrita e senza forze”, ha spiegato, evidenziando come Tatiana si sia chiusa nel silenzio, evitando contatti e comunicazioni. “Si è isolata nella sua stanza, non vuole vedere nessuno e non parla”, ha aggiunto Tramacere, che però non perde la speranza di rivedere presto la figlia “solare e felice, con tanta voglia di vivere”.
L’uomo ha inoltre messo in guardia dai danni provocati dalla diffusione di notizie inesatte e giudizi sommari sui social network, che turbano Tatiana e le provocano sofferenza. “Legge, si informa, ma molte cose le fanno male, specialmente quelle fantasiose e non vere. Soffre fino alle lacrime”, ha spiegato. Il momento in cui la famiglia ha potuto riabbracciare Tatiana è stato particolarmente difficile da gestire: la giovane si trovava nella mansarda di Dragos Ioan Gheormescu, suo amico e compagno, dove era rimasta per undici giorni. I familiari non hanno ancora chiaro cosa sia accaduto in quei giorni né quali siano state le condizioni in cui Tatiana ha vissuto.
Dragos, ascoltato più volte dai carabinieri, ha fornito la sua versione dei fatti, spiegando che la scelta di Tatiana di isolarsi è stata sua, motivata da uno stato di “giù di morale” e dal bisogno di allontanarsi dal mondo per un breve periodo, con l’intenzione di tornare a casa dopo qualche giorno. “È stata lei a organizzare tutto e a chiedermi aiuto perché diceva che ero l’unico di cui si fidava”, ha affermato Gheormescu, confermando che tra i due c’era un forte sentimento reciproco e che la loro convivenza in quei giorni è stata serena.
Dragos ha inoltre sottolineato di non aver mai costretto Tatiana a rimanere con lui, ribadendo che la decisione è stata presa di comune accordo. “Tra me e Tatiana c’è affetto, non l’ho obbligata a restare”, ha precisato. Ha anche ammesso di aver tentato di convincerla a porre fine a questa situazione, soprattutto perché la vicenda stava suscitando un clamore mediatico crescente.

Le indagini hanno confermato l’esistenza di una relazione tra i due giovani. Telecamere di sorveglianza li hanno ripresi mentre si scambiavano un bacio in un parco, prima che Tatiana entrasse nell’appartamento di Dragos, da cui non è più uscita fino al momento del ritrovamento.
I Carabinieri di Lecce hanno gestito con riserbo e professionalità le delicate fasi del ritrovamento. Quando gli agenti sono entrati nell’appartamento di Dragos, Tatiana non era immediatamente visibile perché si era nascosta in una mansarda, accessibile dal terrazzo dell’edificio. La giovane, visitata e sottoposta a controlli ospedalieri, è stata poi accompagnata a casa sua. Secondo quanto riferito dai Carabinieri, Tatiana stava attraversando anche un periodo complicato per questioni di salute, fattore che potrebbe aver contribuito alla sua decisione di allontanarsi temporaneamente dalla famiglia e dalla vita quotidiana.
Il padre di Tatiana ha chiesto rispetto e comprensione, invitando a “lasciare lavorare” le forze dell’ordine e a evitare di alimentare speculazioni che possono danneggiare il percorso di guarigione della figlia.

