Ambiente

La campagna scioccante di Sea Shepherd che mostra i danni della plastica negli oceani

Dopo la campagna virale #Trashtag Challenge, che è diventata un movimento mondiale contro l’inquinamento del pianeta, ecco che arriva la campagna di Sea Shepherd Conservation Society (SSCS), un organizzazione internazionale non-profit che si occupa di conservare e proteggere le differenti specie dell’ecosistema marino combattendo i rischi che questo corre.

Il gruppo ha deciso, in collaborazione con le agenzie Tribal Worldwide São Paulo e DDB Guatemala, di far uso di due poster 3D raffiguranti una tartaruga e una foca in agonia, mentre soffocano a causa di un sacchetto di plastica gettato nell’oceano.

Questa scioccante campagna contro l’uso della plastica, che si serve di due animali marini in modo da impressionare la popolazione, mostra le terrificanti conseguenze dei rifiuti plastici gettati negli oceani, accompagnata dallo slogan: “la plastica che usi una volta torturerà l’oceano per sempre”.

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L’idea dietro la campagna è stata rivelata da Giacomo Guiga, direttore creativo del Tribal Worldwide São Paulo, il quale ha affermato che, sfortunatamente, anche una piccola e insignificante azione sbagliata nella tua vita quotidiana può causare un grande danno alla natura. “Con questa campagna puntiamo a rimediare a questo danno, raggiungendo il più grande numero di persone possibili, portando la consapevolezza che con pochi semplici passi è possibile far si che queste terribili scene non accadano.”

Ultimamente il problema ambientale sta impegnando sempre più persone che, interessate alla salvaguardia del nostro pianeta, si sono rese conto delle terribili condizioni in cui è la terra, ormai a conoscenza che parte del grande problema siamo noi.
La campagna promossa da Sea Shepherd ha permesso di avere maggior cognizione sull’impatto pericoloso che la plastica ha sugli oceani, fornendo anche utili consigli su come ridurre l’utilizzo della plastica nella nostra vita quotidiana a favore di un mondo migliore, continuando inoltre a mantenere pulite le spiagge, promuovendo la campagna Operation Clean Waves in tutto il mondo.

“Gli scienziati mettono in guardia dicendo che entro il 2050 ci sarà più plastica negli oceani che pesci,” informa il fondatore e presidente della Sea Shepherd, il capitano Paul Watson, “Sea Shepherd si occupa di prevenire che questo accada, poiché se l’oceano morisse, anche noi moriremmo.” Forse la forchetta di plastica che usi durante la tua pausa pranzo che poi getti non ti sembrerà granché d’impatto, ma se provassi ad immaginare 7.7 miliardi di persone che fanno lo stesso, la scena diverrebbe piuttosto inquietante.
Per farla breve: stiamo affogando nella plastica.

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francescarusso_

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