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Home Cronaca

Video rubati a Stefano De Martino: ora i Pm indagano anche per revenge porn

Video rubati a Stefano De Martino, oltre all'accesso abusivo al sistema informatico la Procura indaga per Revenge Porn.

by Mattia Senese
10/09/2025
in Cronaca
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Stefano De Martino

Video rubati a Stefano De Martino, ora si indaga anche per revenge porn - Dailybest.it / Credits: Raiplay.it

Proseguono con determinazione le indagini della Procura di Roma in merito al video privato rubato dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione romana di Caroline Tronelli, compagna del noto conduttore televisivo Stefano De Martino.

Nel filmato, diffuso illegalmente online, si vedono immagini intime della coppia che hanno scatenato un acceso dibattito sull’uso illecito dei dati personali e sulla tutela della privacy.

Le indagini sul caso del video rubato a Stefano De Martino

L’attività degli inquirenti di piazzale Clodio si è intensificata, portando a contestare non solo il reato di accesso abusivo a sistema informatico, ma ora anche quello di revenge porn, una nuova fattispecie di reato prevista dalla legge 69 del 2019, nota come Codice Rosso. Tale normativa rappresenta un punto di svolta nella lotta contro la diffusione non consensuale di materiale intimo, mirando a colpire anche chi condivide e diffonde contenuti privati su piattaforme online.

Il fascicolo, al momento contro ignoti, non coinvolge unicamente chi ha materialmente sottratto le immagini, ma si estende anche a coloro che hanno amplificato la diffusione del video, condividendolo su chat e forum, nonché lasciando commenti che alimentano ulteriormente la violazione della privacy. L’inchiesta è partita dalle due denunce presentate da De Martino all’inizio di agosto, subito dopo la scoperta della diffusione del materiale compromettente. Il 9 agosto, il conduttore ha ricevuto un messaggio da un follower che segnalava la presenza di video intimi di lui e della sua fidanzata sul web.

È stato in quel momento che De Martino si è reso conto della gravità della situazione: qualcuno aveva violato il sistema di videosorveglianza dell’abitazione di Caroline Tronelli e aveva diffuso le immagini senza alcun consenso. Il giorno seguente, mentre si trovavano in vacanza in Costa Smeralda, la coppia si è recata tempestivamente al commissariato di Polizia di Porto Cervo per formalizzare la denuncia. Parallelamente, è intervenuto il Garante per la Protezione dei Dati Personali, che ha imposto misure restrittive per limitare la circolazione del filmato, rendendolo non più visibile su molte piattaforme.

Carabinieri
La Procura di Roma indaga per revenge porn sul caso dei video rubati a De Martino – Dailybest.it

Tuttavia, nonostante gli interventi, il video era già stato scaricato da numerosi utenti ed era circolato all’interno di chat di programmi di messaggistica istantanea, aumentando il numero di persone coinvolte nella diffusione illecita. L’inserimento del reato di revenge porn nel procedimento rappresenta un passo cruciale nella giurisprudenza italiana per contrastare la violazione della privacy e la diffusione non autorizzata di materiale intimo. Grazie alla legge 69/2019, i magistrati specializzati in reati di genere hanno ora un quadro normativo più ampio e stringente per agire contro chi sfrutta la tecnologia per ledere la dignità delle persone.

Nel caso di De Martino e Tronelli, l’attenzione si concentra non solo sulla cattura e pubblicazione del video, ma anche sul fenomeno della condivisione virale, che moltiplica l’impatto del danno subito dalle vittime. Le indagini proseguiranno per identificare tutti i responsabili coinvolti, con particolare focus sugli utenti che hanno contribuito a diffondere il contenuto in rete.

Un’altra questione emersa riguarda la sicurezza delle abitazioni private e la vulnerabilità dei sistemi di videosorveglianza, spesso bersaglio di attacchi informatici che possono sfociare in gravi violazioni della privacy personale e familiare. Il caso di Stefano De Martino sottolinea l’urgenza di rafforzare le misure di protezione digitale per tutelare non solo la sfera pubblica, ma anche quella privata di cittadini e personaggi pubblici.

Mattia Senese

Mattia Senese

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