Il nuovo pontificato di Papa Leone XIV si apre con un messaggio di speranza e di pace, un tema che ha subito caratterizzato il suo incarico come 267° Pontefice della Chiesa Cattolica.
La sua prima apparizione in piazza San Pietro è stata segnata da un saluto che ha fatto breccia nei cuori dei fedeli: una “pace disarmata e disarmante”, definita come umile, perseverante e proveniente da Dio. Queste parole, riportate nel nuovo saggio di Fabio Zavattaro, lasciano intravedere le linee guida di un pontificato che promette di essere innovativo e impegnato sui grandi temi globali.
La figura di Papa Leone XIV e il suo messaggio di pace
Fabio Zavattaro, noto vaticanista dal 1995 e inviato del Tg1, autore di numerosi reportage sui pontificati di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, dedica al nuovo Papa un libro dal titolo significativo: La pace disarmata e disarmante. Papa Leone XIV, la vita e le scelte (Il Pozzo di Giacobbe). Nel testo si racconta non solo la biografia di Leone XIV, ma soprattutto le sfide che egli dovrà affrontare in un mondo ancora segnato da conflitti e tensioni. Il cardinale Baldassarre Reina, vicario del Papa per la diocesi di Roma, sottolinea nella prefazione come il saggio rappresenti un invito a “tendere l’orecchio al Magistero di Papa Leone XIV” e a cogliere nelle sue parole “l’eco di quella Parola che è sempre viva ed efficace”.
Nato il 14 settembre 1955 e primo Papa dell’America del Nord, Leone XIV ha trascorso quarant’anni come missionario e vescovo in Perù, esperienza che ha profondamente segnato la sua visione pastorale e il suo impegno sociale. La sua elezione, in un Conclave che ha raccolto 133 cardinali elettori, è stata una sorpresa per molti osservatori, che ora si interrogano su come saprà guidare la Chiesa in un’epoca definita da Papa Francesco come “terza guerra mondiale a pezzi”.
L’analisi di Zavattaro si concentra sui primi gesti e sulle prime parole di Leone XIV per delineare le principali direttrici del suo pontificato. Al centro c’è il tema della pace in senso ampio, non solo come assenza di guerra ma come processo di riconciliazione e disarmo spirituale. Il nuovo Papa intende affrontare con determinazione le questioni del dialogo ecumenico e interreligioso, promuovendo un confronto costruttivo tra le diverse fedi e culture.
Un altro aspetto fondamentale riguarda i rapporti con gli Stati Uniti, paese dove Leone XIV ha vissuto e operato, ma con cui ha avuto anche divergenze significative a livello politico, soprattutto con le più alte cariche governative. È considerato “il meno americano dei cardinali americani”, un tratto che evidenzia la sua indipendenza di pensiero e la sua vocazione universale.
Infine, il saggio mette in luce la particolare sensibilità di Leone XIV verso i migranti, il Sud del mondo e le situazioni di povertà estrema. La sua esperienza missionaria in Perù lo ha reso testimone diretto delle difficoltà di molte comunità e lo ha portato a fare di questa attenzione un punto fermo del suo ministero.
Le parole di Papa Leone XIV sulla pace e la sua visione pastorale rappresentano dunque un segnale forte per la Chiesa e per il mondo intero: un invito a costruire ponti, a superare le divisioni e a lavorare per un futuro più giusto e solidale.