Questa manovra è legata al piano triennale che il Governo sta preparando, con l’obiettivo di adeguarsi alle revisioni delle accise imposte dall’Unione Europea. Le modifiche, comunque, non dovrebbero essere drastiche, con aumenti contenuti che si prevede possano arrivare fino a un massimo di 1,50 euro per pacchetto di sigarette nei prossimi tre anni.
Nel corso della prossima Legge di Bilancio, il Governo italiano prevede di intervenire sulle accise dei prodotti del tabacco, aumentando gradualmente i prezzi di sigarette e simili. Tuttavia, questi aumenti non dovrebbero essere significativi ogni anno, ma complessivamente potrebbero portare a un incremento del costo delle sigarette di 1 euro per pacchetto entro il 2028. L’obiettivo di tale intervento è quello di incrementare il gettito fiscale derivante dalle vendite dei prodotti del tabacco, settore che attualmente genera circa 15 miliardi di euro l’anno.
L’aumento del costo delle sigarette
Uno degli aspetti più interessanti del mercato del tabacco italiano è l’espansione dei prodotti senza combustione, come le sigarette elettroniche. Questi prodotti hanno visto un incredibile aumento della loro quota di mercato, passando dal 4% nel 2019 al 18% nel 2024. Nonostante la crescita di questa nicchia, le sigarette tradizionali continuano a dominare il mercato, con l’80% delle vendite. Tuttavia, i prezzi di questi prodotti innovativi dovrebbero rimanere invariati o subire aumenti minimi.

In Italia, il settore del tabacco è distribuito in modo capillare, con circa 60.000 punti vendita sparsi su tutto il territorio. Questi punti vendita, oltre a svolgere la funzione di distribuzione, rappresentano anche un’importante presenza sociale in molte zone. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato che l’Italia è all’avanguardia in Europa per la regolamentazione di questo settore, distinguendo chiaramente tra prodotti tradizionali e innovativi dal 2015.
Il Governo italiano ha ribadito il suo impegno a promuovere un quadro regolatorio che bilanci salute, innovazione ed economia, un approccio che punta a tutelare il benessere dei cittadini senza danneggiare l’occupazione e il valore economico derivante dal settore del tabacco. Nel contesto europeo, l’Italia è impegnata nel dibattito sulla revisione delle accise dei prodotti del tabacco, con l’obiettivo di coniugare crescita economica e salute pubblica.
Le modifiche previste dalle politiche comunitarie potrebbero portare a un aumento significativo delle accise, passando da circa 90 euro a 215 euro per ogni 1.000 unità di sigarette. Se queste stime si confermeranno, i fumatori italiani potrebbero vedere un incremento di almeno 1 euro a pacchetto, rendendo le sigarette più costose a partire dal 2026.