Inizialmente visto come un’opportunità per alleviare i costi delle bollette domestiche, il bonus si è trasformato in una fonte di preoccupazione per molte famiglie, che ora si trovano a fare i conti con richieste di restituzione da parte dei fornitori di gas.
Nonostante il malinteso iniziale e i problemi legati alla gestione del bonus, le autorità stanno cercando di garantire che il processo di restituzione sia il più semplice e indolore possibile per i residenti.
Un bonus da restituire?
Il bonus gas, introdotto dalla Regione Basilicata, è stato concepito per fornire uno sconto sulle bollette a beneficio delle famiglie meno abbienti. Tuttavia, alcune difficoltà legate all’interpretazione del disciplinare e all’applicazione delle regole da parte delle aziende fornitrici hanno portato a un esito inaspettato: molti cittadini si sono trovati con un bonus superiore a quello che avrebbero dovuto ricevere. La questione è diventata un tema di dibattito, quando diversi residenti hanno ricevuto bollette con conguagli a debito, in alcuni casi addirittura superiori a 1.000 euro.

Questi importi salati hanno sollevato polemiche, visto che la maggior parte degli utenti non si è accorta di aver ricevuto un sconto maggiore di quanto previsto. La causa sembra essere da ricercare nella gestione del bonus, che è stato erogato su base mensile durante l’anno termico 2022-2023, ma senza una chiara distinzione dei parametri applicabili per ciascun caso.
Di fronte alle polemiche, la Regione Basilicata è intervenuta con una serie di chiarimenti per risolvere la situazione. Per prima cosa, le autorità regionali hanno specificato che la responsabilità non ricade sui cittadini, che non hanno certo richiesto un importo maggiore. Il problema, secondo la Regione, è stato causato da un disciplinare poco chiaro e da una gestione non sempre corretta da parte delle aziende fornitrici.
Nel tentativo di alleggerire il peso dei conguagli, la Regione ha offerto una soluzione concreta: i cittadini che si trovano a dover restituire l’importo eccedente il bonus ricevuto potranno scegliere tra diverse opzioni di pagamento. La prima possibilità è quella di saldare l’intero conguaglio in un’unica soluzione. Tuttavia, per chi non può permettersi una cifra ingente in una sola volta, è prevista anche la rateizzazione in 10 rate mensili.
Ma non finisce qui: la Regione ha deciso di andare oltre, cercando di trovare una soluzione ancor più favorevole per chi non ha ancora scelto la modalità di pagamento. Per questi utenti, l’importo del conguaglio sarà automaticamente dilazionato in 18 rate mensili. Questa misura è stata adottata come forma di aiuto, per evitare che i cittadini lucani si trovassero a dover pagare importi troppo gravosi in tempi brevi.
In sostanza, chi ha ricevuto una bolletta con un conguaglio a debito dovrà affrontare una serie di opzioni per procedere con il pagamento. Ecco cosa prevede la Regione. Pagare in unica soluzione: per coloro che possono permettersi di saldare l’importo in una sola volta. Richiedere la rateizzazione in 10 rate mensili: un’opzione disponibile per chi preferisce spalmare l’importo su un periodo di tempo più lungo. Non fare nulla: se il cittadino non prende una decisione attiva, la Regione provvederà ad attivare automaticamente la dilazione in 18 rate mensili, coprendo il debito con il bonus gas degli anni successivi.
In tutti i casi, la Regione ha assicurato che non ci saranno rischi di distacco delle forniture, per evitare ulteriori disagi ai cittadini.