Questa misura, rivolta ai datori di lavoro privati che assumono o trasformano contratti a tempo indeterminato per giovani under 35, è stata recentemente rivista per allinearsi alle direttive europee e alle risorse stanziate dal governo.
Dal 1° luglio 2025, per poter usufruire dell’esonero contributivo al 100% previsto dal bonus, l’INPS ha chiarito che l’assunzione o la trasformazione del contratto a tempo indeterminato deve comportare un incremento occupazionale netto nell’azienda. Questa modifica è stata introdotta in seguito a un negoziato con la Commissione europea, che ha richiesto il rispetto di questo criterio come condizione imprescindibile per la legittima fruizione del beneficio.
L’incentivo si applica esclusivamente alle assunzioni di giovani con meno di 35 anni che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato nella loro vita lavorativa. L’agevolazione copre il 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi i premi e contributi INAIL, con un tetto massimo mensile di 500 euro. Per le sedi lavorative situate nelle regioni del Sud Italia – Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna – l’importo può essere maggiorato fino a 650 euro mensili, sempre nei limiti del 50% dei costi salariali.
Come funziona il Bonus giovani e come presentare domanda
Il bonus è disciplinato dall’articolo 22 del decreto legge n. 60 del 7 maggio 2024 e si applica alle assunzioni o trasformazioni effettuate dal 1° settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025. Il governo ha stanziato complessivamente 1,429 miliardi di euro all’interno del “programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027” per finanziare questa misura.
Per ottenere il beneficio, il datore di lavoro deve compilare e trasmettere la domanda tramite il portale telematico “Portale delle agevolazioni (ex DiResCo)” disponibile dall’inizio di maggio 2025. Nel modulo aggiornato, è inclusa una dichiarazione specifica in cui il datore di lavoro attesta il rispetto del requisito dell’incremento netto dell’occupazione. È importante sottolineare che, per il bonus maggiorato a 650 euro destinato alle sedi del Sud, la domanda deve essere presentata prima dell’assunzione, pena la perdita del diritto. Per l’agevolazione ordinaria da 500 euro, invece, la richiesta può essere effettuata anche dopo l’assunzione.
La domanda deve contenere dati dettagliati sull’impresa, il lavoratore assunto, il tipo di contratto e la retribuzione mensile, oltre alla sede di lavoro effettiva. Una volta accettata la richiesta, il rapporto di lavoro deve essere instaurato entro 10 giorni: un termine tassativo che non ammette proroghe.

Non possono accedere al bonus i contratti di lavoro domestico e quelli di apprendistato, né le imprese in difficoltà finanziaria o che non abbiano restituito precedenti aiuti di Stato. L’agevolazione non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni contributive, ma è compatibile con la max deduzione per nuove assunzioni prevista dalla riforma IRPEF, prorogata fino al 2027.
Inoltre, è previsto che nei sei mesi antecedenti all’assunzione il datore di lavoro non abbia effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva o operativa.
Il bonus può essere revocato con recupero delle somme già erogate nel caso in cui, entro sei mesi dall’assunzione incentivata, il datore di lavoro licenzi per giustificato motivo oggettivo il lavoratore assunto o un altro giovane con la stessa qualifica nella stessa unità produttiva.
Boom di domande nei primi giorni di apertura
La misura ha incontrato un forte interesse da parte delle imprese italiane: tra il 16 e il 30 maggio 2025 sono state presentate oltre 60mila domande per accedere agli incentivi. L’INPS ha ricevuto 55.525 richieste relative all’esonero contributivo per giovani under 35, impegnando circa 579 milioni di euro dei fondi disponibili. Le domande per l’esonero riservato alle donne senza impiego retribuito da almeno 24 mesi sono state quasi 5.000, con un impegno finanziario di oltre 54 milioni di euro.
Questi dati confermano l’efficacia e la rilevanza del Bonus giovani, che rappresenta uno strumento fondamentale per favorire le assunzioni stabili dei giovani nel mercato del lavoro italiano, con particolare attenzione alle aree del Sud, dove l’incentivo è maggiorato fino a 650 euro mensili.