Quando si contrae un debito con il Fisco, se non lo si riesce a sanare, subentrano tutta una serie di difficoltà. Nel corso della vita, può succedere di non riuscire a saldare il dovuto e questo per disparate ragioni.
In questo contesto, il debitore può trovarsi in una spiacevole situazione, in cui, se non paga, potrebbe essere sottoposto a fermo amministrativo (e quindi non poter usare la sua auto, ad esempio), oppure vedersi pignorati conto corrente, beni immobili ecc.
Tutto, chiaramente, dipende dall’entità del debito. Si tratta, chiaramente, di un qualcosa che in molti preferirebbero volentieri evitare, ed è per questo che è importante non arrivare al punto da far partire simili procedure.
Non sempre, però, anche dilazionando il debito, il contribuente riesce a pagare, magari perché perde il lavoro o perché non gli sono sufficienti i soldi che guadagna, pur lavorando, in quanto l’importo da pagare è elevato.
Le situazioni possono essere davvero tante, ed è per questo che il governo sta lavorando a una nuova agevolazione, per coloro che hanno accumulato debiti negli ultimi anni.
Debiti, questa è la soluzione che aspettavi per liberartene definitivamente
A venire in soccorso di coloro che sono indebitati dovrebbe arrivare a breve la rottamazione quinquies, misura a cui il governo sta attualmente lavorando.

Da quanto si apprende, i debiti interessati dalla nuova rottamazione dovrebbero essere quelli affidati agli agenti di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Lo scopo è quello di supportare coloro che, in cattive acque dal punto di vista economico, non riescono a saldare il dovuto.
C’è possibilità di pagare, come accade sempre, in unica soluzione, oppure, si era ipotizzato, fino a poco tempo fa in 120 rate mensili, quindi in 10 anni. A quanto pare, però, nelle ultime ore sarebbe spuntata l’ipotesi di 96 rate (8 anni), ma cosa farà il governo in proposito, lo sapremo solo quando ci saranno le dovute conferme.
Peraltro, un ulteriore ipotesi riguarda gli importi delle rate concette e pare che ogni rata non possa essere al di sotto dei 50 euro. Il timore, infatti, sarebbe quello di rate troppo basse potrebbero essere troppo costose da gestire per l’esecutivo, rispetto a quel che recuperano.
Per chi ha debiti di minore portata, l’ipotesi è di chiudere in tempi brevi, mentre se si tratta di debiti elevati, ci vorrà più tempo e la dilazione potrà raggiungere il massimo. Per il momento si sta ancora lavorando su questa rottamazione, ma a breve arriveranno nuovi aggiornamenti, in merito.